Docente del ‘Leonardo Da Vinci’ presente a Budapest per il progetto anticorruzione

L'istituto lametino unico selezionato del Meridione e secondo in Italia

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    Il progetto  formativo “approcci innovativi per l’educazione all’anticorruzione”, avviato dall’Istituto di Istruzione Superiore “Leonardo Da Vinci” di Lamezia Terme in collaborazione con Transparency International Italia giunge alle sue fasi conclusive con l’incontro a Budapest delle due uniche scuole italiane ammesse a partecipare al programma dell’Unione Europea Erasmus Plus, il “Leonardo Da Vinci, appunto,  e l’Istituto “V. Floriani” di Vimercate.
    Da domani fino a giovedì, infatti, Angela Fazio, docente in rappresentanza dell’istituto, prenderà parte all’incontro con  Transparency International Italia,  Transparency International Ungheria (TI-Ungheria), coordinatori del progetto, Transparency  International Slovenia, (TI-Slovenia) e l’Istituto “V. Floriani”. Durante l’incontro i professori dei vari paesi partecipanti presenteranno le proprie esperienze portate a termine in questa prima fase dell’anno, per confrontarsi sulle metodologie adoperate e sulle ricadute didattiche nelle classi coinvolte.
    Gli allievi hanno partecipato con interesse alle attività  didattiche proposte in quanto hanno avuto un ruolo da protagonisti nelle varie fasi del lavoro. Per spiegare meglio i concetti del fenomeno corruttivo e delle sue conseguenze negative sulla società, hanno “messo in scena”  giochi di ruolo e simulazioni di processi penali. Nel gioco di ruolo “Un passo avanti”, gli studenti, ai quali sono stati assegnati dei personaggi (in genere della loro età, con problematiche riguardanti i diritti umani, le discriminazioni, la povertà, la disuguaglianza sociale) immaginano di essere qualcun altro e, rispondendo ad alcune domande rivolte dall’insegnante, si rendono conto di quanto quel determinato personaggio possa essere a rischio corruzione.  La versione originale di questo gioco si può trovare nell’opuscolo del Consiglio Europeo: COMPASS – Un manuale sui Diritti Umani per l’Istruzione dei giovani.
    Nella simulazione di un processo è stato fornito ai ragazzi un caso di corruzione in cui hanno interpretato i vari personaggi che intervengono in un procedimento giudiziale: pubblico  ministero, giudice, imputato, avvocato difensore, avvocato dell’accusa, parte lesa. Essendo attori in prima persona e immedesimandosi nei personaggi assegnati, hanno potuto meglio comprendere le conseguenze che un atto illecito può arrecare su se stessi e alla società, e delle procedure di legge seguite una volta che il cittadino denuncia il fenomeno di ingiustizia e sopruso subito.

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