Ex Zuccherificio, alla Cissel accertamenti Imu da pagare ed un progetto rimodulato più volte

Lo studio dei legali della società ricorda come il progetto abbia riscontri anche nel pubblico

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    All’interrogazione annunciata dalla consigliere Carolina Caruso in merito al destino dell’ex Zuccherificio risponde  non il sindaco in consiglio comunale, ma direttamente lo studio Mirigliani per conto della Cissel.
    La società tramite i legali rimarca come l’avvio del progetto sia avvenuto nel 2008, ma che «per le lungaggini burocratiche si è potuto addivenire alla convenzione solo a fine settembre del 2011. Senonché, immediatamente dopo vi è stato l’ostacolo da parte della Sovrintendenza allertata e fomentata in sede locale per il mantenimento dei ruderi dell’opificio come monumento artistico, con conseguente impedimento   alla realizzazione della parte importante-pilota della logistica. La società per placare le contestazioni, anche per l’intermediazione del Comune, si è sobbarcata alla modifica progettuale con diversa ricollocazione della prevista stazione per autobus e al pur particolarmente oneroso mantenimento, con ristrutturazione, del corpo centrale principale dell’ex-stabilimento. Il relativo progetto aggiornato era stato formalmente accettato dalla Sovrintendenza ma poi, in sede di richiesta di approvazione dell’esecutivo, inopinatamente si è mutato orientamento essendo subentrato un nuovo Soprintendente».
    Il nuovo contenzioso si è chiuso così solo nei mesi scorsi, «con la risultanza della definitività dell’orientamento discrezionale incensurabile circa il mantenimento dell’intero corpo di fabbrica dell’ex opificio e conseguente impossibilità di realizzare anche la diversa progettazione della stazione autobus», lamentano i legali della Cissel, sostenendo che la stessa «nonostante tutti i pregiudizi che via via si sono venuti a maturare, in  particolare anche per l’avvento della crisi generale e le notorie restrizioni degli stessi sostegni  bancari, nonché  per i ritardi burocratici su altre iniziative della medesima società strumentali al progetto principale, non si è arresa e ha avviato ogni opportuno percorso di utile riadeguamento del progetto con costanti contatti con la stessa amministrazione comunale, che encomiabilmente si sta attivamente interessando al riguardo, per la realizzazione concordata in via anticipata  della parte logistica, con allargamento del piazzale stazione, creazione del parcheggio navette per aeroporto e per autobus di linea, magazzini merci, con raccordo ferroviario, salvo successivo graduale proseguimento con gli altri interventi complementari, essendo emerso al riguardo,  come è naturale, anche interesse regionale».
    Oltre all’investimento privato, per posizione l’ex Zuccherificio diventa anche questione “pubblica” visto che, ricorda la società, «è venuta a porsi come inconveniente la futuristica ipotesi di trasferimento della stazione ferroviaria e la creazione di un collegamento diretto tra Catanzaro-Aeroporto, in sostituzione del percorso ferroviario esistente, già ammodernato sino a Settingiano e rivitalizzabile per tutta l’area metropolitana Catanzaro-Lamezia».
    La società dichiara di stare «facendo tutto il possibile per realizzare il suo progetto, sia pure con i necessitati adeguamenti ed a tale effetto, medio tempore, ha affrontato oneri per oltre un milione di euro,  salvo altri in corso, soprattutto per la bonifica del sito e per fronteggiare gli imponenti danni delle incursioni delinquenziali; mentre sinora non ha potuto  trovare ristoro per sue posizioni attive nei confronti del Comune e ultimamente è stata sottoposta ad un astronomico accertamento IMU per i fatiscenti fabbricati la cui bonifica demolitoria non è stata consentita, per il mantenimento come beni di “particolare valore artistico”, come desiderato in sede locale».

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