La ‘Giornata Nazionale Salute Donna’ domani celebrata al seminario vescovile

Domani alle 17 nella Sala del Seminario Vescovile di Lamezia Terme i Club Soroptimist di Lamezia Terme, Catanzaro, Cosenza, Palmi, Reggio Calabria e Soverato celebrano la “Giornata Nazionale Salute Donna” con un convegno dal tema “La salute della donna ieri, oggi e domani”.
Dopo i saluti della presidente del club lametino Giuseppina Mazzocca, e di quelle  di tutti i club calabresi, relazioneranno  Stefania  Mancuso su “De natura muliebi: medici, malattie e cure nel mondo antico”, Cristina Segura Garcia su “Corpo e psiche” e Amalia Cecilia Bruni su “Le demenze da vecchie malattie e pregiudizi”.
Con la Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri dell’11 giugno 2015, su richiesta presentata dalla Ministra della Salute, Beatrice Lorenzin, è stata istituita la Giornata Nazionale della Salute Donna la cui celebrazione è stata fatta coincidere simbolicamente nel giorno della nascita della professoressa Rita Levi Montalcini, premio Nobel della medicina, il 22 aprile. L’istituzione della Giornata dedicata alla salute della Donna è nata dalla precisa volontà di rappresentare l’universo femminile in una chiave diversa, che evidenzia le problematiche di salute e la specificità di genere in questo ambito.  Scopo della giornata è quello di sensibilizzare e informare la popolazione sul tema della salute della donna che presenta dati alquanto preoccupanti. 
«I Club Soroptimist calabresi – ha spiegato la presidente Mazzocca – hanno inteso onorare questa giornata attraverso un’iniziativa scientifico-culturale che affronta il tema della salute della donna tra passato, presente e futuro. Nell’evoluzione della specie l’uomo e la donna, avendo avuto ruoli diversi e specifici, hanno realizzato adattamenti neurobiologici differenti e quindi differenti modi per esprimere la salute e la malattia. I nostri club, dedicando attenzione all’universo della salute femminile, nel solco della cultura e della prevenzione e della sensibilizzazione vogliono offrire il proprio contributo alla medicina di genere, sottolineare l’importanza dell’appropriatezza degli interventi finalizzati a tutelare e curare efficacemente la donna ed aumentare la consapevolezza che occuparsi della salute al femminile equivale a garantire la salute dell’intera società».