Piccioni invita ad un’ampia adesione all’alba di martedì per ricordare Tramonte e Cristiano

Per il consigliere comunale sarebbe un dovere morle della città

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    Secondo Piccioni, consigliere di Lamezia Insieme, «ricordare Francesco Tramonte e Pasquale Cristiano, a 25 anni dalla loro barbara uccisione per mano mafiosa, è un dovere morale per ogni cittadino di questa città e per tutti coloro che, dopo un quarto di secolo da quell’agguato agghiacciante, chiedono ancora verità e giustizia e si battono per liberare per sempre la nostra terra da quel cancro mortale rappresentato dalla mafia e dalla violenza mafiosa. Accogliamo con grande piacere la scelta del coordinamento provinciale di Libera di voler ricordare i nostri due concittadini, con un evento particolarmente simbolico: ritornando martedì, alle prime luci dell’alba, sul luogo dove il 25 maggio 1991 avvenne il  barbaro eccidio dei due netturbini. L’auspicio è che tutti i cittadini vogliano  partecipare all’iniziativa promossa da Libera, in particolare i giovani, il mondo dell’associazionismo cittadino, chi ha vissuto come me quei terribili giorni di 25 anni fa e chi ne ha conosciuto la storia attraverso i racconti dei familiari o i resoconti giornalistici: la nostra presenza all’alba del 24 maggio nel quartiere Miraglia sarà una testimonianza civile corale per rendere omaggio a due nostri concittadini, due vittime innocenti della mafia, che tutti noi sentiamo come padri e fratelli».
    Il consigliere comunale reputa che «il sacrificio innocente di quei due padri di famiglia e onesti lavoratori è un monito costante a ciascuno di noi e a tutta la comunità lametina a non voltarsi mai dall’altra parte, a rifiutare le logiche del compromesso,  a contrastare in maniera incondizionata la mafia e la mentalità mafiosa per assicurare un futuro migliore alla nostra terra e alle future generazioni».

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