Approda in Prefettura il paventato trasferimento del Provveditorato Regionale della Polizia Penitenziaria

Incontro con il Prefetto ottenuto dal presidente del consiglio comunale di Catanzaro su mandato dell'assise

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    Dopo i consigli comunali delle due “città contendenti”, il paventato trasferimento del Provveditorato Regionale della Polizia Penitenziaria approda anche in Prefettura.
    Questa mattina il presidente del consiglio comunale del capoluogo, Ivan Cardamone, accompagnato dai consiglieri Luigi Levato e Roberto Guerriero, in rappresentanza della maggioranza e della minoranza in seno all’assemblea, è stato ricevuto dal prefetto Luisa Latella per discutere sulla problematica inerente la vicenda del trasferimento da Catanzaro a Lamezia Terme della sede del provveditorato regionale della Polizia Penitenziaria. L’incontro era stato richiesto dal Consiglio comunale dopo l’approvazione unanime della mozione che punta a tenere alta l’attenzione da parte di tutte le istituzioni competenti e a scongiurare un trasferimento penalizzante sia per la città capoluogo che per quella di Lamezia. «Al prefetto Latella – commenta Cardamone – abbiamo illustrato nello specifico le ragioni di quella che riteniamo una spoliazione assurda e ingiustificata che andrebbe contro le stesse previsioni di legge, che individua nella città di Catanzaro la sede naturale del Provveditorato, e lederebbe il ruolo e le funzioni del Capoluogo di regione. Se da una parte si può ritenere legittima la scelta del Governo di contenere i costi attraverso l’abbattimento dei fitti, dall’altra è doveroso sottolineare come, nello specifico, l’eventuale trasferimento non porterebbe alcun beneficio in termini di risparmio economico dal momento che l’Amministrazione comunale ha messo a disposizione del Dipartimento, in comodato d’uso gratuito, un importante immobile di oltre 1000 metri quadrati in via san Brunone di Colonia prima in gestione al sistema universitario. Una scelta illogica e antieconomica che, inoltre, penalizzerebbe anche la città di Lamezia perché l’ipotesi di trasferimento vedrebbe sfumare la possibilità di una riapertura del locale istituto penitenziario per cui anche Catanzaro sta portando avanti una battaglia comune superando ogni steccato e sterile campanilismo. Ringrazio il Prefetto Latella per aver ascoltato le nostre ragioni, in un clima di cordiale confronto e totale disponibilità, nella certezza che la massima autorità del Governo saprà ben rappresentare le istanze dell’intero territorio della Provincia di Catanzaro».

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