Si allunga a 10 l’elenco delle associazioni di promozione sociale che operano nel settore verde pubblico – arredo urbano

Un errore di comunicazione tra gli uffici aveva estromesso 2 offerte valide

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    Diventano da 8 a 10 nell’arco di una settimana le associazioni di promozione sociale che operano nel settore verde pubblico – arredo urbano ammesse nell’apposito albo comunale.
    Dopo le polemiche (sulle caratteristiche e non sugli errori di pubblicazione), le modifiche dei requisiti (avvenute con proroga dei termini ma senza seguire le consuete procedure amministrative), lo slittamento del giorno ultimo per presentare domanda, anche gli stessi uffici comunali sbagliano le notifiche delle proposte arrivate, comunicando il 19 maggio (quando il termine era il 2 dello stesso mese, e la determina delle graduatorie è stata redatta il 18 maggio) l’arrivo di altre 3 proposte entro i termini: via libera per il Comitato Città 2000 (con referente Antonio Perri) e l’associazione Prociv Arci “Malgrado Tutto” (referente Graziella Mazzotta), quest’ultima già impegnata nelle attività forte di un protocollo di intesa siglato a partire dalla scorsa amministrazione (ed in seguito beneficiaria anche di un contratto dopo altro avviso pubblico insieme ad altre 2 realtà).
    Non ammessa la società cooperativa sociale Onlus Erima (rappresentante legale Gianluca Serra) perché, si legge nel verbale, nello statuto «si parla di trasferimento di quote associative e di rimborso di quote, e di ristorni in forma di erogazione diretta oppure in forma di aumento del numero di quote detenute da ciascun socio», non rientrando così nell’ambito delle associazioni per legge possono essere ritenute di promozione sociale.
    g.g.

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