Tra critiche all’attuale amministrazione comunale e regionale il Pd lametino invoca i congressi cittadini

I consiglieri comunali Zaffina e Tropea nella sede della Primerano tracciano un primo bilancio ad un anno dalle elezioni

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    di GIANLUCA GAMBARDELLA
    I due consiglieri comunali del Pd nella sede di corso Numistrano dettano una nuova linea di confronto aperta agli iscritti ribadendo critiche all’attuale amministrazione comunale ma non tralasciando anche di palesare malumori verso quella regionale e provinciale.
    La capogruppo in consiglio del Pd, Mariolina Tropea, torna ad auspicare «che il congresso cittadino possa esprimersi al più presto per superare la fase commissariale, così per superare anche singole voci sulla stampa senza confrontarsi all’interno del partito e tramite il gruppo consiliare. Io e Zaffina posso sostenere non facciamo mai mancare il nostro impegno nelle commissioni consiliari, sempre nelle giuste richieste del territorio».
    Sulla sanità la capogruppo annuncia che ci sarà un inoltro incontro con Pacenza il 5 giugno, così come sul Provveditorato si sollecita il sindaco Mascaro ad assumere un nuovo impegno con il primo cittadino di Catanzaro per evitare posizioni divergenti.
    L’altra componente del Pd in consiglio, Pino Zaffina, esalta l’attuale intento di confronto «per fare in modo che le attività dei consiglieri comunali siano sostenute da tutto il partito il cui impegno ha portato anche la nostra elezione lo scorso anno, nonostante alcune divisioni che con il tempo è giusto siano superate. Egoisticamente intendo dire che non siamo soli», unendosi all’appello di «ridare al partito i giusti organismi, basta alle gestioni commissariali. Il Pd ha bisogno di segretari e referenti votati dai tesserati, il cui numero ufficiale non ci è stato però ancora ratificato».
    L’ex assessore della giunta Speranza ricorda come «anche nella passata amministrazione c’era un’anomalia di un’espressione non di questo partito che aveva maggiore influenza sull’azione dell’allora sindaco Speranza, e tale situazione si ripete adesso. In un anno abbiamo assistito a tensioni nella maggioranza già al primo consiglio comunale per l’elezione del presidente del consiglio comunale, poi suo malgrado associato ad indagini relative ai voti; ad un vicesindaco che era avvocato difensore in un processo in cui il Comune era parte civile; vicesindaco e assessore al bilancio che si dimettono; negli uffici comunali non si va oltre all’ordinario; 4 monogruppi distinti che si uniscono in un Patto, ma rimanendo ognuno sulla propria posizione anche tra maggioranza ed opposizione; abbiamo un sindaco solo al comando, e non si capisce come lavorano gli assessori se fa tutto il primo cittadino».
    Un aspetto su cui si dichiara unione di intenti con l’attuale amministrazione è il voler evitare il dissesto, «ma bilancio consuntivo 2015 e previsionale 2016 ora saranno responsabilità non più del precedente sindaco, ma dell’attuale, con i 20 giorni intimati dal Prefetto da dover tenere in conto. Noi non reggeremo nessuna amministrazione Mascaro».
    Diversa è la posizione di Zaffina quando il discorso verte sulle tematiche regionali, ente guidato dal centrosinistra: «va fatto un confronto con i singoli assessori per ragionare su cosa si faccia a Lamezia, partendo dal piano dei trasporti o sulla sanità con interventi concreti e non solo annunci come i 20 milioni per l’ospedale o il progetto della metropolitana tramite le tre stazioni esistenti a Lamezia. Dalla stampa scopriamo invece che incontri avvengono con altri partiti, altri movimenti, che il Psc da noi deliberato è superato e va rivisto secondo pareri di Regione e Provincia mutati ora, così come non è accettabile il finanziamento del polo fieristico nell’area Magna Graecia e non su Lamezia come previsto dal piano provinciale. Anche questo va messo nero su bianco nella costituenda Area Vasta, ma sopratutto dal gruppo Pd in consiglio provinciale e dal presidente Bruno», il quale però per impegni istituzionali non è presente per poter rispondere in prima persona alle varie sollecitazioni giunte dai presenti, i quali però non rappresentano tutte le anime del Pd (assenti, per esempio, i segretari dei due circoli lametini). Ed anche anche in tal senso vengono chiesti i congressi da quasi tutti.

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