Con gli strascichi del giorno precedente non sopiti, passa il bilancio di previsione 2016

Equilibrio fissato a 180 milioni di euro

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    di GIANLUCA GAMBARDELLA
    Sul bilancio di previsione 2016 lo stesso sindaco non nasconde come «se in passato c’era l’abitudine di approvare gli strumenti economici ampiamente fuori tempo massimo, anche questo si trova a dover far fronte a ritardi ma minori rispetto al precedente arrivato a settembre. L’equilibrio del bilancio per il 2016 si aggira ad oltre 180 milioni, con un emendamento proposta il 23 giugno, data della delibera di giunta, da parte della dirigente per correggere degli errori materiali in codifica. In diminuizione abbiamo le entrate tributarie in cui prevediamo circa 48 milioni, meno dei 50 previsti nel 2015, con 14 milioni di trasferimenti e 4 milioni come entrate extratributarie, 41 milioni per conto capitale, senza accensioni prestiti e la conferma di 60 milioni come anticipazioni. Naturalmente come diminuiscono le entrate parimenti saranno anche le uscite, di cui 4 milioni serviranno a coprire prestiti da risanare dal passato. Le varie spese son ripartite nelle missioni, quindi i margini discrezionali dell’amministrazione non sono molti vasti. Rimane ancora un sogno, putroppo, pagare le fatture nei temini di legge, così come poter garantire tutti gli investimenti voluti, ma dobbiamo alla città un bilancio serio».
    Tra le varie voci snocciolate dal sindaco in versione assessore al bilancio spiccano un fondo di riserva da 280.000 euro, fondo di riserva di cassa da 213.000, crediti  di dubbia esigibilità a 4.670.000, fondo passività potenziali di 1.588.430, oneri straordinari di gestione corrente 3.804.450, 88.
    Sui servizi a domanda individuale secondo il sindaco «si è evitato di scaricare il tutto sulle colpe della precedente amministrazione, senza lagne e piagnistei come imputato dai manifesti della manifestazione di ieri, ma si è riusciti di ridurre i costi rispetto all’anno precedente, dimezzando quelli per l’accesso al museo o l’assistenza ai disabili». Sul tema dell’occupazione il primo cittadino ricorda come «circa 15 giorni fa abbiamo sottoscritto la convenzione, ottenendo 13.000 del 1.800.000 euro, per il piano lavoro del lametino e Reventino, con nei prossimi mesi l’erogazione dei bandi. Fondi che così rimarranno nel nostro ambito senza intoccare il bilancio».
    Lo strumento arriva in aula senza emendamenti, con elogi di De Biase (Cac), e 3 emendamenti (che però non sono ammissibili perché non presentati nei tempi del regolamento e statuto) da parte di Gianturco (Sovranità) su lavoro e giovani (300.000 euro per oguno dei due capitoli), diritto casa (100.000 euro), stornandoli dai settori cultura ed innovazione, che però non hanno i 700.000 euro di copertura non vincolati (stimati in 115.000 euro tra sostegno allo studio universitario, luminarie, festività di fine anno ed estive).
    Ruberto (Labor) parla di «stato insostenibile dell’arte, perché la situazione in atto non può che fornire un bilancio ingessato dati i fondi vincolati e quelli da ricostruire, ma anche le discordanze sulle entrate tra quanto si prevede e quanto si certifica poi a consuntivo, o la mancanza delle analisi dei costi/servizi di enti come la Multiservizi, Sacal ed Ente Fiera».
    Tropea (Pd) non nasconde «le influenze sul bilancio della situazione trovata, ma anche i disservizi e le attese dei cittadini con il servizio tributi», Piccioni (Lamezia Insieme) respinge le critiche del sindaco sull’iniziativa del giorno prima arrivando solo in seguito a giudicare non positivamente il bilancio, con controreplica di Chirumbolo (Ncd) che ha parere opposto sul bilancio 2016. Luigi Muraca (Lamezia Unita) e Nicotera (Udc) confermano l’approvazione al bilancio, Villella (Città Reattiva) manifesta disagio per i toni emersi attorno alla manifestazione chiedendo a tornare ad ambiti diversi. Nel batti e ribatti emerge anche un altro aspetto curioso, con il sindaco a ricordare come a celebrare il proprio matrimonio sia stato proprio Rosario Piccioni.
    Al momento del voto si registrano 15 favorevoli e 5 contrari (Pasqualino Ruberto, Gianturco, Tropea, Piccioni, Villella).

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