La Vigor versione 82/85 torna al D’Ippolito tra solidarietà e buon auspicio per l’attuale

L'incasso (ingresso ad 1 euro) servirà infatti per aiutare la costruzione del villaggio della Carità su via Indipendenza

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    Torneranno domenica al “D’Ippolito” le vecchie glorie della Vigor Lamezia che avevano indossato la maglia biancoverde nelle stagioni 82/85, per un effetto revival ma anche di buon auspicio per il prossimo campionato della società di Via Marconi. Occasione la partita di beneficenza in favore della Caritas insieme alla squadra rappresentante la diocesi, con l’incasso (ingresso ad 1 euro) che servirà infatti per aiutare la costruzione del villaggio della Carità su via Indipendenza.
    Don Pasquale De Fazio spiega infatti in conferenza stampa come «il villaggio darà una mano a chi si troverà in difficoltà sul territorio lametino, mi preme sottolineare come la proposta benefica è stata subita accettata da parte degli organizzatori». Se la coppa per i vincitori sarà donata dalla diocesi, sportivamente ci sarà quindi un motivo in più per scendere in campo: «siamo un gruppo di confratelli che in occasione della iniziativa si ritroverà in panni diversi, ma sempre con uno spirito sociale» assicura De Fazio.
    Sul fronte vigorino Franco Gigliotti ricorda come «ai nostri tempi si scendeva in campo non per i soldi o la carriera, ma per la passione e stare domenicalmente insieme ad amici prima che compagni di squadra», potendo per altro fregiarsi di essere uno degli elementi protagonisti dell’ultimo campionato vinto dalla Vigor: «nell’85/86 avevamo una squadra stellare costata però moltissimo, ed è vero che è stata l’ultima Vigor a vincere sul campo da prima in classifica, ma quella del triennio precedente aveva raggiunto risultati simili con molte altre qualità, tra cui l’essere molti lametini».
    Ricordo che accomuna anche Vito Sinopoli: «nell’82/83 vincemmo il campionato di Promozione, anticamera della serie D, che disputammo successivamente negli anni a seguire trovandoci a chiudere in seconda posizione dietro la Juve Stabia. Di quel triennio rimane il gruppo ancora solido a distanza di 30 anni». La mattina per altro il gruppo biancoverde celebrerà un ricordo di figure legate a quella Vigor ma ora scomparse come Minniti, Amatruda, Samele, Piccioni, Cortese, Procopio.
    Triennio che era arrivato dopo delle difficoltà, analogia con l’attuale Vigor Lamezia: «il periodo attuale non è felice, mi auguro si possa partire con un nuovo progetto per tornare su altri palcoscenici. L’idea a noi è venuta in una serata con la voglia di ritrovarci nuovamente in campo a distanza di anni, e grazie alla disponibilità delle istituzioni si è potuto portare in porto l’iniziativa».
    Maurizio Nisticò non nasconde che «di certo l’emozione non mancherà ad anni di distanza nel rientrare in un “D’Ippolito” che, magari ora non sarà uguale a come quello in cui entravamo noi a giocare le nostre gare, ma ha sempre il proprio fascino», e sul fattore ambientale verte anche Gianfranco Sestito nel proprio ricordo: «quando fui acquistato dalla Vigor alla prima partita di Coppa Italia alla stadio vennero sole 15 persone. A fine stagione abbiamo avuto l’onore di riportare allo stadio tutte le migliaia di persone che c’erano ai tempi delle gare di Montevarchi, ed auspico di rivedere presenze ed entusiasmo pari anche domenica. Sia per noi che per il futuro della società biancoverde».
    g.g.

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