Vigor, mister Andreoli ed il settore giovanile per ripartire in Eccellenza

Siglato anche l'accordo con un'agenzia di procuratori, l'Universal Group

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    Di GIANLUCA GAMBARDELLA
    Riaprono i cancelli del “Guido D’Ippolito” per la presentazione dei primi atti ufficiali della versione 2016/17 della Vigor Lamezia, che nel proprio primo campionato di Eccellenza si affiderà ad Angelo Andreoli come allenatore e con volti diversi rispetto al passato in alcune figure societarie. Si dovrebbe ripartire anche dagli elementi frutto degli ultimi anni del settore giovanile, protagonisti dopo la conferenza stampa di una partitella in campo sotto l’occhio vigile del nuovo tecnico della prima squadra seduto in tribuna.
    Il presidente Butera illustra tali passi in modo ottimista: «significa che la Vigor Lamezia è ripartita, e lo farà dai propri elementi come questi del settore giovanile oggi protagonisti dello stage interno. Abbiamo fatto l’accordo con l’Universal Group, un’importante società di procuratori sportivi, per dimostrare ulteriormente come la Vigor Lamezia abbia la volontà di essere solo una comparsa in questa categoria e costruire anche qualcosa di diverso nel domani. Deve finire l’epoca delle chimere e del presidenzialismo fino a se stesso, io voglio lasciare qualcosa di concreto da qui in avanti a prescindere da quale sarà la dirigenza».
    In tal senso, però, il presidente conferma quanto già sostenuto l’8 giugno, ovvero di una società con non troppi aderenti: «anche se son rimasto ancora solo a gestire la società, gli ex soci e lo stesso Arpaia hanno confermato a seconda delle proprie possibilità di voler sostenere la Vigor. Un atteggiamento diverso rispetto al passato lo si è avuto anche dal sindaco, speriamo si possano confermare queste premesse».
    Butera smentisce poi presunte trattative intavolate ma non concluse per quanto riguarda la figura della guida tecnica: «ci siamo affidati ad uno dei migliori allenatori della categoria, gli abbiamo affiancato un nuovo staff societario, stiamo valutando cosa fare per quello tecnico, abbiamo mantenuto fede al percorso che avevamo in mente».
    Una Vigor che quindi, secondo il massimo dirigente, non è stata ferma o rifiutata dai nomi dei tecnici usciti sulla stampa, sostenendo che «dopo l’ufficialità del direttore non siamo stati fermi, ma abbiamo cercato una figura ben precisa come allenatore che è corrisposta ad Angelo Andreoli. Non abbiamo vagliato tante altre ipotesi, negli ultimi 20 giorni abbiamo cercato di impostare un discorso ben preciso per riportare l’entusiasmo. Anche le pendenze della stagione appena conclusa si stanno risolvendo, in settimana potrebbero arrivare i primi nomi ufficiali», ed in fatti sul primo aspetto in tribuna si sono visti anche Emanuele Malerba, capitano nella scorsa sfortunata stagione, ed Alex Guttà, mentre in campo tra gli under della scorsa stagione figuravano Lettieri, Perri, Umbaca, Iannazzo, Anile oltre ai giocatori del settore giovanile che erano stati aggregati in prima squadra per qualche tempo (Raffa, Gualtieri, Gigliotti, De Fazio, etc). In “visita” anche Antonio Mercuri, che dopo la buona stagione tra i pali del Sambiase nello scorso campionato di Eccellenza e della rappresentativa allenata da Andreoli ora è conteso da società calabresi di serie D.


    Di contro, salutati e ringraziati l’ex mister Gatto ed ex ds Roma, la società ha puntato su Antonio Morelli, neo direttore generale dei biancoverdi reduce dalle annate lametine in giallorosso con il Sambiase (da cui potrebbe tentare di portare in via Marconi qualche elemento), che non nasconde che «la trattattiva con Andreoli non è stata facile, ma siamo soddisfatti di aver portato a termine questa scelta», annunciando che «stiamo valutando se qualcuno degli elementi dello scorso anno possa fare ancora al caso nostro, poi non si vorranno tarpare le ali a coloro i quali potranno avere palcoscenici diversi dall’Eccellenza».


    New entry assoluta è quella del direttore tecnico, Francesco Sortino, le cui prime parole son votate alla fiducia nella causa: «ci son alcune società che rimangono importanti al di là della categoria in cui si ci iscriverà. Come da accordi con il presidente terremo in degna considerazione il settore giovanile, il programma sarà quello di valorizzare i nostri elementi già da questi primi incontri».
    Se per “settore giovanile” si intenderà solo la juniores (obbligatoria in Eccellenza) o ancora tutta la catena (comprendendo anche le categorie inferiori come ai tempi della Lega Pro, con conseguente impegno maggiore economico e logistico) non è stato chiarito, ma Sortino assicura che «nel settore giovanile si dovrà prima valutare quanto offre l’ambito del lametino. Abbiamo anche la fortuna di avere un mister reduce da due stagioni con la rappresentativa juniores, quindi già impostato a lavorare in un certo modo, ma sarà un percorso graduale».


    E proprio il nuovo allenatore, Angelo Andreoli, si dice «onorato ed orgoglioso di tornare alla Vigor Lamezia dopo esserne stato calciatore. La trattativa non è durata in realtà così tanto come scritto, né è stata travagliata così come si è ipotizzato. Mi ha convinto la voglia della società di avere me come allenatore, di voler puntare su di me è motivo di orgoglio e di responsabilità».
    Andreoli non nasconde però come la sua esperienza inizi in un periodo di minimi livelli per quanto riguardi appeal ed entusiasmo: «dovremmo cercare in tutti i modi di riportare questa società e città nel calcio che compete. Noi metteremo il nostro massimo impegno, cercheremo anche di andare oltre, lo spirito è lo stesso di quando scendevo in campo io stesso. Per far ciò avremmo bisogno del sostegno di tutti, anche perché si andrà su campi dove sarà necessario sacrificarsi e dare l’anima».
    Inevitabile anche la domanda sul mercato ipotizzato: «l’asse centrale credo che sarà formato da gente esperta, ma nel formare la squadra le qualità umane saranno messe al primo posto al pari di quelle tecniche. La società ha tutte le intenzioni per voler dare alla città grandi soddisfazioni, ma capisco anche lo scetticismo successivo alle ultime stagioni. L’unico modo per riportare entusiasmo sarà quello di dare sempre il massimo, ma per fare bene servirà una giusta miscela di giovani e gente più esperta, utile specialmente in quei campi più caldi. La regola ci impone di avere almeno 10 under in rosa, ma un giusto equilibrio dovrà essere interpretato anche sulla voglia di lavorare».
    Su eventuali avversarie da temere però i tempi per esprimere opinioni son quanto meno prematuri, ma lo stesso tecnico biancoverde rimarca come «per nome e blasone è normale che ancora prima di allestire la squadra veniamo annoverate tra le favorite del torneo, ma già realtà come Isola ed Acri si son mosse. Il caso Sersale dimostra poi come più che i nomi sulla carta ad agosto conti il lavoro alla fine del campionato. Se tutto l’ambiente remerà nella stessa direzione i risultati arriveranno, in caso contrario sarebbe una difficoltà in più. Da calciatore ricordo che preferivo andare a giocare in campi da 3.000 persone, sapendo che con risultati negativi si sarebbe andati incontro a forti contestazioni, piuttosto che piazze più tranquille. La prima sensazione è quella di voler migliorare i secondi posti che ho vissuto da calciatore qui a Lamezia».
    Salto di categoria che in Eccellenza potrebbe arrivare in 3 modi diversi: vincere o il campionato, o i play off o la Coppa Italia. Una corsa su 3 diversi binari che però Andreoli non guarda: «non è il nostro obiettivo, ma la serie D potrà arrivare anche tramite la Coppa Italia o i play off. Quindi ci son più fronti, ma i presupposti son quelli di voler ambire ai primi posti in campionato»

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