«Uniti sui temi della legalità, l’attenzione ai più deboli e agli ultimi, le scelte che riguardano l’educazione e la formazione delle nuove generazioni»

I consiglieri comunali Giancarlo Nicotera e Rosario Piccioni sono stati invitati ad incontrare gli scout adulti Agesci

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    I consiglieri comunali Giancarlo Nicotera e Rosario Piccioni sono stati invitati nelle scorse settimane ad uno degli appuntamenti del  campo di formazione associativa per gli adulti Agesci  tenutosi nel territorio lametino durante la prima settimana di agosto presso la Base Scout “Don Saverio Gatti” della Domus Bethaniae, che ha avuto come tema “La Bellezza nell’educare”.
    I due consiglieri, espressione rispettivamente di maggioranza e minoranza dell’attuale consiglio comunale lametino, hanno condiviso con i partecipanti la loro testimonianza di amministratori pubblici della terza città della Calabria e le motivazioni che li hanno spinti a impegnarsi per la loro comunità
    Parlando agli adulti scout provenienti da diverse regioni d’Italia, entrambi i consiglieri hanno affermato: «Ci si può dividere su tante questioni, ma su tre grandi temi dobbiamo fare di tutto affinché in Consiglio Comunale ci sia larga condivisione tra centrodestra e centrosinistra, tra maggioranza e minoranza: la legalità, l’attenzione ai più deboli e agli ultimi, le scelte che riguardano l’educazione e la formazione delle nuove generazioni».
    I due consiglieri hanno descritto Lamezia come «una città stupenda, con enormi positività, città dove abbiamo scelto  di rimanere e di far crescere i nostri figli.  Lamezia è al tempo stesso una realtà complessa, chiamata a confrontarsi ogni giorno con la sfida di contrastare la criminalità organizzata e quella “mafiosità” che si nutre di paure, connivenze e zone d’ombra. Una realtà in cui vive però  una collettività che ha il suo interno gli anticorpi per sconfiggere questo cancro. In questi anni sono stati  fatti tantissimi passi avanti, grazie all’azione della Magistratura e delle Forze dell’Ordine, grazie ad una classe forense di spessore e grazie a tanti cittadini che hanno scelto di riscattarsi dalla schiavitù della violenza mafiosa. Pensiamo agli imprenditori che hanno detto no al racket, mettendo a rischio la propria vita e quella dei loro familiari. Ma mai abbassare la guardia. Tutti insieme, scegliendo chiaramente da che parte stare, dobbiamo ogni giorno far crescere il lievito di questa coscienza nuova e forte e di questa voglia di riscatto che si avvertono, a partire dalle nuove generazioni, come ineludibili.  Occorre, nella quotidianità, dare come amministratori ai cittadini dei segnali di credibilità. Non una legalità da cerimonia, ma fatta di atti concreti, di un’azione amministrativa all’insegna della legalità e della trasparenza. Lavorare per togliere alla criminalità quel terreno fertile che le ha consentito fino ad oggi di affermarsi sul nostro territorio. Su questo fronte, non possono esserci divisioni, ma solo sinergie e collaborazione tra persone perbene, che mettono al centro il bene comune».  

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