A 3 mesi dall’ordinanza di chiusura Carolina Caruso chiede un nuovo affidamento per i bagni di via Celli

Da maggio oltre al contenzioso per la pulizia con la ditta Ariete, anche opere di sabotaggio e vandalismo

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    Se il 27 maggio era stata emessa un’ordinanza di chiusura da parte dell’amministrazione comunale lametina per i bagni di Via Celli, perché privi dei criteri di igienicità e sicurezza, dovuti sia al contenzioso per la pulizia con la ditta Ariete che ad opere di sabotaggio e vandalismo, a tre mesi di distanza Carolina Caruso, consigliere comunale di Forza Italia, interroga il sindaco Paolo Mascaro in merito alla decisione presa e al mancato rinnovo dell’affidamento ad personam condotto negli anni precedenti dell’amministrazione Speranza.
    La Caruso in un’interrogazione scritta ricorda che «fino al mese di gennaio 2016 la pulizia di detti servizi igienici pubblici é stata garantita dal volontario, Ciliberto Antonio, giusta determina n.96/2012 con la quale veniva regolato il rapporto e rimborsate le spese vive sostenute per l’acquisto dei materiali di consumo necessari per garantire la pulizia dei servizi igienici; che inopinatamente, a far data del successivo mese di febbraio 2016 ed a tutt’oggi, non solo non è stata rinnovata l’autorizzazione ma alcuni ha garantito la pulizia dei servizi igienici. Appare anche superfluo evidenziare l’esatta ubicazione dei bagni pubblici e l’importanza anche funzionale degli stessi, stante la vicinanza con chiese, uffici, esercizi commerciali, con sosta e passaggio di molte persone, quotidianamente, specie anziani».
    Senza citare l’ordinanza, ed il contenzioso in atto, l’esponente di Forza Italia ritiene che «le lamentele che sta provocando il disservizio sono tali che la Città di Lamezia Terme si sta ridicolizzando all’occhio vigile ed attento dell’opinione pubblica per essere incapace di risolvere un problema così semplice quanto fondamentale dimostrando disinteresse e menefreghismo verso le esigenze della comunità»
    Se affidamenti diretti per tali servizi potrebbero non essere più concessi, nell’interrogazione si ritiene che «Ciliberto, disoccupato e con famiglia a carico, dalla scrivente interpellato, ha manifestato la piena volontà di proseguire nell’attività svolta in passato ed apprezzata da tutta la Comunità lametina, anche da subito ed a titolo gratuito. Semmai potrebbe essere  anche, in alternativa, idonea soluzione far assorbire dalla ditta incaricata dei servizi pubblici il Ciliberto, adoperandolo per lo specifico servizio, con ciò facendo da un lato un servizio alla Comunità e dall’altro un gesto di umanità verso un concittadino disoccupato e volenteroso che ha già dimostrato la sua predisposizione al lavoro ed alla collaborazione». Ma di questo si dovrebbe discutere all’interno di una gara di affidamento dei servizi.
    g.g.  

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