Alvei fluviali completamente invasi dalle canne in diverse zone del lametino

A rischio per l'ingrossamento della portata d'acqua dovuta alle piogge.

Più informazioni su


    Diverse sponde, alvei di fiumi e torrenti nella piana di Lamezia continuano ad essere intasati dalle canne, pianta erbacea perenne che cresce nelle zone in cui vi è un ristagno d’acqua che permane per l’intero corso dell’anno. Sarebbero urgenti eventuali lavori di manutenzione per fronteggiare il pericolo piene, abbastanza frequenti nei mesi tardo autunnali e invernali.

    A Maida il fiume Pesipe è divenuto praticamente invisibile dalla SS19, dove le canne hanno superato in altezza il ponte che scavalca il corso d’acqua. Situazione analoga per il fiume La Grazia nei pressi di Curinga e San Pietro a Maida, per il torrente Cottola il località “Casello di Maida”, per il fiume Randace sulla SS18 zona Acconia, per il Turrina che costeggia l’area Ex SIR e per il torrente Tre Carlini sulla 19 Dir tra Curinga e Filadelfia.
    Non è da meno il fiume Amato, visibile solo a tratti dalla SS18, e i piccoli canali che si immettono nel Tirreno nei pressi di Gizzeria Lido e Sant’Eufemia (zona aeroporto). Gli alvei di tutti i corsi d’acqua succitati sono completamente intasati dalla canna comune del Mediterraneo, la cui vegetazione li copre totalmente, paventando il rischio “effetto diga” con conseguente straripamento nel caso di un ingrossamento della portata d’acqua dovuta alle piogge.

    Più informazioni su