Tramite l’accordo con l’Aisa la Lamezia Multiservizi confida in più denunce per reati ambientali al posto dei post di protesta

Si è tenuto nei giorni scorsi, negli Uffici di Presidenza della Lamezia Multiservizi S.p.A., un incontro tra la dirigenza della società in House del Comune di Lamezia Terme ed i responsabili dell’Associazione Italiana Sicurezza Ambientale (A.I.S.A.), a seguito della convenzione siglata da questi ultimi, lo scorso agosto, con l’amministrazione comunale ed avente ad oggetto “L’espletamento del servizio per la prevenzione e la repressione di illeciti di natura ecologico – ambientale”. L’A.I.S.A. collaborerà con l’Amministrazione Comunale per prevenire criticità in materia ecologico – ambientale con scrupoloso rispetto delle vigenti leggi e disciplinamenti che regolano tale materia.
«Concretamente – spiega il management della Lamezia Multiservizi – l’azione dei volontari dell’Aisa si renderà concreta con un pattugliamento fisso e/o mobile, con spostamenti in luoghi ad alto rischio che verranno concordati con la polizia locale e/o il settore ambiente, per incrementare il controllo sul territorio e prevenire, nonché reprimere, ogni forma di infrazione. La preoccupante realtà lametina dell’abbandono incontrollato di rifiuti è sì causa di lentezza aziendale e di ritardi economici, ma spesso e soprattutto, della irresponsabilità dei cittadini che disattendono le regole e si accaniscono con uno scellerato inquinamento ambientale “costellato” dei tanti sacchetti lasciati nelle aree verdi pubbliche o in quei vicoli così bui e nascosti da diventare discariche a cielo aperto».
Rimarcando come «ad oggi ci sono tante famiglie che con grande senso civico portano avanti una virtuosa raccolta differenziata, attenendosi ad utilizzare i cassonetti collocati nelle aree limitrofe alle loro abitazioni, così come imposto espressamente da ordinanza sindacale», nella nota non viene però citata l’isola ecologica di contrada Rotoli, i cui lavori son stati completati ma non ha ancora una data certa di apertura, sostenendo invece di essere «a disposizione del singolo cittadino al quale però, chiediamo, di evitare ogni forma di accanimento sui social o sulla stampa, cercando, invece, di diventare sentinella sull’intero territorio». 
g.g.