Per monsignor Ferraro «con la festa di San Michele Arcangelo celebriamo la vittoria del bene sul male»

Musica e fuochi d'artificio a Platania

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    «Siamo qui  a celebrare, con la festa in onore di San Michele Arcangelo e a due mesi dal termine della Anno Giubilare della Misericordia, la vittoria del bene sul male e la speranza, in quest’ora buia e incerta della storia dell’umanità, che Dio sta accanto al suo popolo mostrando il suo amore e la sua tenerezza di Padre buono». Così monsignor Giuseppe Ferraro ha iniziato l’omelia nel corso della Santa Messa solenne nella chiesa parrocchiale, gremita di fedeli, in occasione del giorno della festa di San Michele Arcangelo, patrono di Platania.

    Alla santa solenne messa, concelebrata dal parroco don Pino Latelli e dal platanese don Isidoro Di Cello e animata dall’Oratorio Benedetto XVI “Un tesoro per tutti” guidato da Maddalena Cimino, erano presenti il sindaco della cittadina montana Michele Rizzo, il nuovo capitano della Compagnia Carabinieri di Soveria Mannelli Francesco Zangla, il comandante della Stazione Carabinieri di Platania Giorgio Carafa con il maresciallo Franco Mano, il comando Regionale dei Corpi Sanitari Internazionali: il tenente colonnello Vincenzo Molinaro, il colonnello Claudio Campanozzi e il tenente Maria Bonaddio, una rappresentanza della Associazione Nazionale Polizia di Stato che ha festeggiato con la comunità di Platania San Michele Arcangelo, patrono e protettore della polizia e il presidente della associazione “Platanesi nel mondo” di Bolzano Angelo Costanzo con Aurora Conte.
    Nel corso dell’Omelia monsignor Ferraro ha avuto parole di compiacimento ed elogio nei confronti dell’Oratorio “Benedetto XVI” «per la coinvolgente esecuzione dei brani musicali  paragonabile  al canto degli angeli: nella chiesa i bambini con il canto – ha sottolineato il prelato – hanno portato un angolo di cielo».
    «La festa è stata preceduta da un partecipato novenario preparatorio officiato da alcuni sacerdoti della diocesi lametina: don Antonio Muraca, don Antonio Brando, Monsignor Giuseppe Ferraro, don Giuseppe Critelli e don Massimiliano Sangiorgio. L’impegnativo triduo è stato  concluso da Padre Luca Falcone dei  Padri Cappuccini del convento antoniano di Lamezia Terme. «La preparazione alla festa, – ha evidenziato  ancora il parroco don Pino Latelli –  è stata arricchita  dalla missione rurale e dalla presenza di questi  sacerdoti  della diocesi lametina  che hanno approfondito, con omelie molto apprezzate, il tema centrale del novenario:  “Il volto di Cristo mostra la misericordia e la tenerezza del Padre”. La significativa scelta del tema è stata  chiaramente in piena comunione con Papa Francesco che ha ricordato più volte che  “la tenerezza e la misericordia” sono l’essenza e la base del Vangelo». Migliaia di persone hanno partecipato  alla suggestiva processione, accompagnando la statua del Santo Patrono con  amore e  devozione in una Platania addobbata a festa con le colorate luminarie.
    L’uscita della statua di San Michele Arcangelo dalla chiesa Madre, resa ancora più bella dagli addobbi artistici di Domenico Montagnese di Laureana di Borrello, è stata salutata da un tripudio festoso di colori e  fuochi d’artificio,  accompagnati  dalle note eseguite dalla banda musicale diretta da Enzo Minieri. Tutto il percorso si è svolto nel consueto clima di preghiera e di ascolto della parola di Dio. Il variegato programma religioso è stato dominato  da suggestivi momenti come quello riguardante la solenne celebrazione eucaristica, presieduta da monsignor Ferraro durante la quale, come per tradizione, il sindaco della cittadina del Lametino Michele Rizzo ha offerto il cero votivo al Santo Patrono alla presenza di un numeroso seguito di fedeli. Una delle fasi  più toccanti è stata quella in cui un poliziotto in divisa ha recitato la preghiera del poliziotto in onore di San Michele Arcangelo. Viva soddisfazione da parte dei parrocchiani platanesi per l’esito felice della festa religiosa che li ha riempiti della grazia dell’annuncio del Vangelo in modo ricco e fecondo con la predicazione, la catechesi, anche rurale, la visita nelle case e nelle contrade, gli incontri con i giovani e l’ amministrazione dei sacramenti, soprattutto della  Confessione e anche soddisfatti dell’aspetto laico dei festeggiamenti di San Michele Arcangelo con l’applaudita esibizione  dei “Katmandu” cover band del cantautore calabrese Rino Gaetano e degli “Opera Prima”, Tribute Band che hanno riproposto piacevolmente la canzoni dei Pooh. I solenni festeggiamenti si sono chiusi in bellezza con lo spettacolo dei fuochi pirotecnici.

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