La Guardia di Finanza blocca i funzionari scelti dal Ministero, gli ex lavoratori Infocontact scrivono al Prefetto

Si chiede alla Latella intercessione all'interno del procedimento in atto

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    Un gruppo di ex lavoratori dell’Infocontact, la società fallita che gestiva tra i vari anche il call center di San Pietro Lametino, denuncia in una lettera indirizzata al Prefetto Latella una nuova frenata nel procedimento per vedersi riconosciuto in parte quanto dovuto come creditori all’interno del procedimento di fallimento.
    «Sono da poco passati 15 giorni dalla notizia del blocco dei beni degli amministratori dell’ex Infocontact, attraverso il maxi sequestro per l’equivalente di 26 milioni di euro, ed alla notizia i lavoratori pensavano di poter finalmente avere quello che nel giro di poco è stato loro tolto con un buco di oltre 60 milioni, ed i vari crediti finiti nello stato passivo in cui i vari creditori si contavano in migliaia tra creditori diretti e non», spiegano gli ex dipendenti, «a distanza di alcuni giorni, però, un’altra notizia, successivamente confermata dai commissari straordinari, del blocco dei crediti della Infocontact in amministrazione straordinaria, ha gettato nello sconforto gli ex dipendenti, che pensavano di li a breve di poter recuperare almeno una parte dei sacrifici effettuati negli anni».
    Nella nota si spiega come il blocco avvenuto con una richiesta di dissequestro già avviata dai commissari sia percepita come «la legge contro la legge» visto che «la Guardia di Finanza blocca i funzionari scelti dal Ministero».
    Si ci rivolge così al Prefetto «affinchè possa intercedere per nostro conto e chiedere lumi su questa situazione che ha dell’incredibile, proprio per la posizione che ricopre può determinare una rapida e positiva conclusione della stessa».

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