Incendio Villaggio Caritas, Padre Valerio Di Trapani: ‘Il progetto andrà avanti’

Padre Valerio Di Trapani e Don Claudio Piccolo Longo hanno illustrato oggi a Lamezia agli operatori dell'informazione il futuro del progetto

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    Il direttore della Caritas Diocesana di Lamezia, Padre Valerio Di Trapani, assieme al suo vice Don Claudio Piccolo Longo, ha convocato oggi gli operatori dell’informazione per spiegare come sono andate le cose lunedì sera e illustrare il percorso futuro del progetto dopo gli incendi ai container su via Indipendenza.

    Padre Valerio Di Trapani: “La prima cosa che questa città deve fare è finirla di mettere sotto il tappeto le cose scomode: far finta che non esista la ‘ndrangheta, che non esistano cellule di una destra impazzita, così come il chiacchiericcio di chi la mattina si alza e pensa di fare il profeta e di saperla più di tutti gli altri quando non è così. E’ da diversi anni ormai che le Caritas in tutta Italia sono oggetto di attacchi di varia natura, tra cui anche raid di gruppi xenofobi e intolleranti. Come Caritas lametina siamo pronti a continuare il progetto, costruire un luogo per offrire a ragazzi con difficoltà e disagi l’opportunità di intraprendere percorsi educativi all’insegna dell’accoglienza e della prossimità agli ultimi e dare a tutti la possibilità di fare esperienze di volontariato. Continuiamo, ma ricordiamo questa data: il 17 ottobre rappresenterà un punto di partenza, una data simbolica, rispetto alla quale andiamo avanti con ancora più slancio e determinazione e al tempo stesso chiedendo che sia fatta verità e giustizia. E se gli altri distruggono e bruciano, noi continuiamo a costruire e formare le coscienze, alla cultura dell’accoglienza e della gratuità”.

    Il progetto andrà avanti ha assicurato Padre Valerio, che poi ha ringraziato a nome del Vescovo le istituzioni, gli operatori dell’informazione e tutti coloro che hanno manifestato solidarietà e vicinanza alla Caritas in questi giorni. Don Claudio Piccolo Longo ha ricordato invece la possibilità per i ragazzi di vivere esperienze di volontariato per brevi periodi stando in comunità con altri giovani e la presenza di una Casa Famiglia all’interno del Villaggio grazie alla collaborazione con l’associazione “Comunità Papa Giovanni XXIII” fondata da Don Oreste Benzi.

    Don Claudio Piccolo Longo: “Chi ha commesso queste cose, in realtà ha paura. Oggi vogliamo dirgli, se ci sta asscoltando, che c’è anche per lui la possibilità di cambiare strada. La “punizione” educativa per chi ha bruciato quei container dovrebbe essere quella di dargli l’opportunità di mettersi a servizio degli ultimi, di servire un pasto a un povero o tendere la mano a un fratello scappato da qualche terribile guerra nel suo Paese”.

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