Presentazione movimento ‘Nuova frontiera Liberi e Forti’. Parla il Presidente Campisi

L'evento avrà luogo nel Salone del Seminario Vescovile di Lamezia Terme sabato 29 ottobre

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    Verrà presentato il 29 ottobre alle 18.00 presso il Salone del Seminario Vescovile di Lamezia Terme il Movimento “La Nuova Frontiera dei Liberi e Forti – Laboratorio di idee”, in presenza del presidente Pino Campisi, del vescovo Mons. Luigi Cantafora, del sindaco di Lamezia Paolo Mascaro, del vice presidente del movimento Salvatore Panetta, del componente del direttivo di “Liberi e forti” Vincenzo Massara e del docente dell’Unical Riccardo Barberi. Il termine dei lavori, coordinati da Saveria Maria Gigliotti, giornalista professionista, è stata affidata a Lorenzo Ornaghi dell’Università Cattolica di Milano e presidente del comitato scientifico della Fondazione De Gasperi.

    Pino Campisi: “Quella di ‘Liberi e forti’ è una nuova esperienza che nasce da un lungo percorso di ascolto, di riflessione, di discernimento personale e comunitario che ha indirizzato un gruppo di persone con esperienze nel mondo delle associazioni, gruppi, movimenti di matrice cattolica, verso una consapevolezza, sempre più condivisa, che il patrimonio e la tradizione dell’insegnamento sociale della Chiesa non può più essere “un segreto da conservare” ma un dono da condividere nella concretezza della storia e nella quotidianità dell’esperienza di vita. Questa consapevolezza diventa ancora più cogente oggi alla luce del critico quadro politico, sociale ed economico, nel quale è immerso il nostro Paese e in particolare la nostra regione. Sentiamo nostra la responsabilità di partecipare alla costruzione di una città dell’uomo e per l’uomo, che auspichiamo sempre più centrata sulla persona, protagonista dello sviluppo sociale, economico e culturale del territorio, e sulla famiglia, motore relazionale valoriale ed economico della società. Vogliamo ripensare la politica come spazio privilegiato per la costruzione del bene comune , che significa il bene di tutti e di ciascuno, dove si riconosca il merito, si mettano a frutto i talenti, si creino organi di governo della cosa pubblica formati da persone competenti”.

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