Dirty Soccer, ricorrono al Collegio di Garanzia anche Arpaia, Maglia e la Vigor Lamezia

In ordine temporale chiedono la decadenza dell'ultimo finale l'ex direttore sportivo, l'ex presidente e la società biancoverde

Più informazioni su


    Anche la Vigor Lamezia e l’ex presidente Claudio Arpaia ricorrono contro la decisione della Corte Federale di Appello FIGC che ha dichiarato ricevibile il deferimento a loro carico relativamente all’ultimo filone dell’inchiesta Dirty Soccer per le ultime partite della stagione 2014/15.
    Il Collegio di Garanzia dello Sport ha ricevuto ieri i loro ricorsi avverso la decisione della Corte Federale d’Appello FIGC n. 092/CFA del 19 gennaio, che si aggiungono a quelli già presentati il 15 febbraio dalle società Santarcangelo Calcio s.r.l. e Paganese Calcio 1926 s.r.l. , e da Marco Di Chio,Fabrizio Maglia e Cosimo D’Eboli.
    Nei propri ricorsi da un lato Arpaia (all’epoca dei fatti presidente della società Vigor Lamezia) chiede al Collegio di Garanzia di «accertare e di dichiarare l’illegittimità della suddetta decisione impugnata e, per l’effetto, di disporre l’annullamento e/o la riforma della stessa, secondo quanto previsto dall’art. 62 del Codice della Giustizia Sportiva del CONI, con conferma della irricevibilità/improcedibilità del deferimento in oggetto, così come disposto nella pronuncia di primo grado federale; chiede, inoltre, di annullare e/o riformare, tutti gli atti presupposti, conseguenti e/o, comunque, connessi alla decisione impugnata».
    La società Vigor Lamezia chiede «in accoglimento dei motivi espressi nel ricorso medesimo, di annullare la decisione impugnata e di confermare la decisione assunta dal Tribunale Federale Nazionale – Sezione Disciplinare – e, per l’effetto, di essere prosciolta dalle imputazioni ad essa ascritte, adottando tutti i conseguenti provvedimenti».
    Oggetto del contendere comune dei ricorsi è il difetto di notifica in merito ai deferimenti, arrivati secondo i ricorrenti oltre i termini consentiti come giudicato in primo grado, giudizio poi rivisto in secondo, sperando che in questo caso il Coni non decida “di non decidere” come avvenuto all’inizio della scorsa stagione sportiva con il precedente filone.
    In altre aule, quelle del Tar, martedì ci sarà anche il dibattimento richiesto dall’ex presidente Arpaia in merito alla precedente inchiesta già passata in giudicato: nuove prove saranno le perizie audio dell’allora massimo dirigente biancoverde portate in dibattimento.
    g.g.

    Più informazioni su