In sciopero i lavoratori Daneco degli impianti di Lamezia Terme, Pianopoli e Alli

Potrebbe tornare il rischio di un'emergenza rifiuti in strada in tutta la provincia

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    Dopo i guasti all’impianto di San Pietro Lametino, ora arriva anche lo sciopero dei lavoratori Daneco degli impianti di Lamezia Terme, Pianopoli e Alli, facendo così tornare il rischio di un’emergenza rifiuti in strada in tutta la provincia.
    «Gli operai della Daneco degli impianti di San Pietro Lametino, Pianopoli e Alli di Catanzaro sono in sciopero non programmato da questa mattina per il mancato pagamento di 2 mensilità e per protestare contro l’atteggiamento di chiusura da parte della Regione Calabria», si dichiara in un comunicato stampa, «nei mesi scorsi, i rappresentanti sindacali, di fronte al Prefetto di Catanzaro, avevano incontrato innumerevoli volte l’assessore all’ambiente Antonella Rizzo e il dirigente competente, i quali avevano assicurato che la Regione avrebbe anticipato le due mensilità  arretrate dei lavoratori della Daneco, visto che le somme corrisposte dalla Regione alla società sono state immediatamente trasferite per saldare i debiti della Daneco nei confronti dei suoi fornitori. Ancora oggi i lavoratori non hanno visto di nulla.  Le promesse si sono risolte in un nulla di fatto. I lavoratori hanno dunque bloccato i tre impianti e da questo momento in poi garantiranno solo la sicurezza».

    Oltre 70 lavoratori hanno deciso di incrociare le braccia «costretti – dichiarano gli Rsu Tonino D’Elia, Angelo De Martino e Michele Torcasio – a una soluzione drastica ma necessaria. Fino ad oggi abbiamo sempre mantenuto un atteggiamento responsabile, continuando il servizio e preannunciando di volta in volta gli stati di agitazione. Oggi la misura è colma. Se l’amministrazione regionale non riesce a tenere fede ad impegni presi di fronte al rappresentante del governo sul territorio, quale è il Prefetto, ciò è segnale di un totale disinteresse nei confronti dei lavoratori e di chiusura verso le loro legittime istanze. Ci scusiamo con tuttti i cittadini se tale situazione sarà causa di ulteriori difficoltà. Ma i cittadini sappiano che le responsabilità stanno altrove. Proseguiremo l’agitazione fino a quando la Regione non farà seguito con atti concreti alle promesse o meglio alle illusioni dei mesi scorsi».
    Lo sciopero arriva ultimo in ordine di tempo dopo i mancati trasferimenti di fondi del 2016 dalla Regione alla Daneco pubblicati nel Burc del 28 febbraio per la mancata manutenzione dell’impianto di San Pietro Lametino, e dopo la lista dei Comuni morosi relativi agli anni 2013-2014-2015 ufficializzata dalla Regione sul proprio sito internet.
    g.g.

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