La Cgil critica Sacal per non aver concordato il piano industriale sugli aeroporti di Reggio Calabria e Crotone

Il sindacato lamenta l'assenza di interlocuzione con il presidente Colosimo e scarsa attenzione del governatore Oliverio

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    Nuove critiche da parte della Cgil verso l’attuale corso della Sacal, la società di gestione dell’aeroporto di Lamezia Terme che si sta preparando a dover gestire anche gli scali di Crotone e Reggio Calabria.
    Angelo Sposato e Nino Costantino, segretari generali di CGIL Calabria e FILT-CGIL Calabria, lamentano di non conoscere il piano industriale presentato in sede di partecipazione alla gara da parte della società per azioni, chiedendo all’Enac «di essere portati a conoscenza delle linee strategiche del piano industriale, invitandola sin da ora a vigilare affinché Sacal rispetti gli impegni assunti con il piano industriale presentato che ha, certamente, determinato l’aggiudicazione della gestione degli scali», non gradendo la volontà di Sacal di «procedere con dei bandi aperti a tutti per la selezione del personale, e non solo ai dipendenti degli scali calabresi», perché «non garantisce i lavoratori di Reggio e Crotone ma, come è stato già annunciato prevede una drastica diminuzione rispetto a tutto il personale esistente, oltre a contratti che possono non prevedere il tempo indeterminato».
    Se si condanna la mancata audizione da parte del presidente Colosimo (il cui mandato scadrà il mese prossimo), parimenti si ritiene che «la responsabilità della falcidia occupazionale dei due scali ricade anche sul Presidente della Giunta Regionale, Mario Oliverio, troppo silente su queste vicende anche se in precedenza aveva garantito sulla salvaguardia occupazione di tutti i lavoratori».

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