Approvati il regolamento ed i finanziamenti legati alla gestione dei rifiuti, ma con polemiche sulla Multiservizi

Voto compatto ma ulteriori distinguo nella maggioranza a sostegno di Mascaro

Più informazioni su


    Di GIANLUCA GAMBARDELLA
    Di rifiuti si torna a parlare in consiglio comunale, tra il nuovo regolamento deliberato in giunta il 2 febbraio (che oltre alla modalità del servizio, prevede sanzioni che variano da un minimo di 25 ad una massimo di 450 euro per cittadini ed esercenti inadempienti) ed il progetto da approvare per essere presentato entro il 4 aprile alla Regione Calabria per accedere ai finanziamenti legati all’aumento della raccolta differenziata.
    Se ad aprile dovrebbe aprire l’isola ecologica in contrada Rotoli gestita dalla Lamezia Multiservizi, il resto del cronoprogramma stilato dalla giunta comunale il 17 marzo prevede:

    • 2017: attivazione raccolta domiciliare porta a porta in 10 zone da aprile a dicembre, raggiungimento del 43% di raccolta differenziata; intercettazione di ulteriori frazioni quali oli usati di origine domestica, abiti usati e recupero di parte dei rifiuti da spazzamento strade con il metodo del Soil Washing, apertura del Centro di raccolta, comunicazione e informazione utenze e scuole;
    • 2018: obiettivo di raccolta differenziata al 53,4% con messa a regime del metodo di raccolta porta a porta attivato nel 2017 attraverso distribuzione delle compostiere per le aree pedemontane in cui è prevista una raccolta differenziata stradale; raccolta separata del vetro nelle aree precedentemente attivate con il porta a porta, attività di comunicazione e sensibilizzazione a specifici target e monitoraggio del servizio;
    • 2019: obiettivo di raccolta differenziata al 65,1% inserimento di sistemi per la tracciabilità che calcolino il corrispettivo del servizio per le utenze, sulla base della produzione effettiva dei rifiuti e non presuntiva, sistemi di premialità ai cittadini virtuosi, sensibilizzazione alle utenze sulla riduzione di produzione dei rifiuti;
    • 2020: obiettivo di raccolta differenziata al 69,4% maggiore sensibilizzazione attraverso campagne mirate per le utenze commerciali al fine di intercettare per il recupero ulteriori rifiuti, iniziative con le tali utenze per promuovere la riduzione di produzione del rifiuto;
    • 2021: obiettivo di raccolta differenziata al 70,8% controllo territoriale e monitoraggio del sistema di raccolta.

    Un piano che, in caso di accesso al finanziamento, sarebbe coperto dalla Regione dal 2018 al 2021 con 500.000 euro all’anno tramite i finanziamenti dai fondi Por 2014-2020, mentre la relativa parte del costo del servizio troverebbe copertura nella Tari (10.548.548,51 euro nel 2017, 10.418.997,16 nel 2018, 9.875.651,81 nel 2019, 9.497.553,75 nel 2020, 9.429.119,30 nel 2021).

    Rispetto al consueto copione, toni diversi a seconda degli interpreti negli interventi della maggioranza. Politicamente Cristiano (Mtl), Chirumbolo (Alleanza Popolare) lamentano la mancata attuazione del piano servizi della Multiservizi (ma non chiedono al sindaco la revoca del mandato al presidente Costanzo e vicepresidente Scaramuzzino, quest’ultimo presente tra il pubblico in aula, con ultima relazione della partecipata avvenuta a febbraio 2016), trovando d’accordo Zaffina (Pd), Ruberto (che siede accanto alla Caruso, ma non ha ufficializzato il passaggio a Forza Italia, passaggio avvenuto poi direttamente da parte della capogruppo), elogia l’introduzione delle compostiere in alcune zone e la promozione della riduzione dei rifiuti prodotti, ipotizzando anche l’uso di stoviglie non monouso nelle mense (sebbene imposte dalla legge).
    De Biase (Alleanza Civica con Mascaro) si esibisce in un rotondo panegirico per elogiare il piano dei rifiuti lametini, Caruso (Forza Italia) ricorda come i deficit dell’attuale piano regionale incida sulla gestione dei rifiuti anche nel lametino, reputando però sbagliata la strada intrapresa con la Multiservizi non condividendo le polemiche sui servizi gestiti.
    Nicotera (Cdu) difende l’operato dell’attuale amministrazione della Multiservizi alla luce di quanto ereditato, distanziandosi dalle critiche arrivate dai monogruppo di maggioranza ad inizio seduta anche alla luce delle deleghe che hanno in giunta. Luigi Muraca (Lamezia Unita) si unisce alla richiesta di una discussione storica sulla Multiservizi.
    Dall’opposizione, oltre alle lamentele per non aver approfondito la pratica per tempi ridotti, scetticismo emerge da Gianturco (Sovranità), Nicola Mastroianni (Pd) parla dell’esigenza di garantire prima servizi basici che quelli più complessi ed ambiziosi, elogiando i finanziamenti comunitari tramite la Regione. Nelle considerazioni politiche si concentra Piccioni (Lamezia Insieme), citando il comitato Rifiuti Zero che ha idee progettuali diverse da quelle seguite dalla Multiservizi.
    Sui compensi attuali e pregressi, compresi rimborsi spese ed affidamenti esterni, si scatena la “cavalleria rusticana verbale” tra l’ex assessore Picconi ed il sindaco Mascaro, ma su dati che non sempre si trovano online nei tempi previsti per legge, con il primo cittadino a richiamare però anche i consiglieri (sia di maggioranza che opposizione) nel non valutare il contesto in cui son avvenute determinate scelte (assenza dirigenti, norme nazionali, scelte regionali, etc).
    Al momento delle votazioni i 5 consiglieri dell’opposizione presenti si astengono, 17 favorevoli nella maggioranza.
    Alla fine i 4 monogruppo confermano l’appoggio all’amministrazione Mascaro, lamentando però la volontà di ascolto reciproco. Polemiche senza sbocco se non quello dialettico, che probabilmente potrebbero proseguire anche nelle relazioni delle partecipate che il sindaco annuncia dovrebbero avvenire entro la fine di aprile (dopo quindi la votazione del bilancio di previsione, che avverrà venerdì prossimo, e nel mese in cui si dovrebbe rinnovare anche il cda Sacal).

    Più informazioni su