Sesto appuntamento di Casarossa40 martedì a Palazzo Panariti per il 25 aprile

Allestita una mostra 'I partigiano lametini nella Resistenza' ed ospite  Umberto Santino del Centro Siciliano di Documentazione Giuseppe Impastato

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    Martedì, in occasione del 72° anniversario della Liberazione, alle 18 a Palazzo Panariti ci sarà il 6° appuntamento assembleare nel quadro della rassegna resistente organizzata dal Collettivo Autogestito Casarossa40.
    Il cuore del dibattito assembleare quest’anno sarà incentrato sul 70° anniversario dell’Eccidio di Portella della Ginestra, luogo storico dove i contadini di diversi paesi siciliani erano soliti radunarsi per la festa del lavoro già ai tempi dei Fasci siciliani, per iniziativa del medico e dirigente contadino Nicola Barbato, che era solito parlare alla folla da un podio naturale che fu in seguito denominato “sasso di Barbato”.
    La tradizione venne interrotta durante il fascismo e ripresa dopo la caduta della dittatura. Nel 1947 non si festeggiava solo il primo maggio ma pure la vittoria dei partiti di sinistra raccolti nel Blocco del popolo nelle prime elezioni regionali svoltesi il 20 aprile. Sull’onda della mobilitazione contadina che si era andata sviluppando in quegli anni le sinistre avevano ottenuto un successo significativo, ribaltando il risultato delle elezioni per l’Assemblea costituente.
    Nel pianoro a metà strada tra i comuni di Piana degli Albanesi, San Giuseppe Jato e San Cipirello, in provincia di Palermo, la festa del 1° maggio 1947, a cui partecipavano migliaia di persone, fu interrotta da una sparatoria che, secondo le fonti ufficiali, causò 11 morti e 27 feriti. Successivamente, per le ferite riportate, ci furono altri morti. I dati sui feriti variano da 33 a 65.
    A discuterne è stato chiamato Umberto Santino del Centro Siciliano di Documentazione Giuseppe Impastato. Le storie e le vicende di quel lontano 1° maggio 1947 potranno, inoltre, essere approfondite nella mostra storica sull’eccidio di Portella.
    Si lamenta inoltre come l’amministrazione comunale non dia «il giusto e doveroso rilievo istituzionale alla storia delle nostre due medaglie d’oro alla Resistenza Vinicio Cortese e Domenico Petruzza le cui lapidi sono poste sulla facciata principale dell’ex comune di Nicastro proprio di fronte al monumento ai caduti. La loro storia, insieme a quella di tanti altri combattenti antifascisti lametini, si potrà approfondire nella mostra “I partigiano lametini nella Resistenza” che sarà esposta, in occasione del 25 Aprile, durante l’assemblea che segna, appunto, la conclusione della rassegna resistente promossa dal Collettivo Autogestito Casarossa40».

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