Nel giorno dell’assemblea dei soci il Pd lametino torna a chiedere un consiglio comunale aperto sulla Sacal

Dubbi sulla tenuta dei conti dopo essersi aggiudicati la gestione anche degli aeroporti di Reggio e Crotone

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    Nella giornata in cui si sta svolgendo l’assemblea dei soci Sacal, già in calendario per fine mese essendo prevista la discussione del bilancio 2016 ed il rinnovo del cda, il Pd lametino si iscrive alla lunga lista dei commentatori delle indagini avviate dalla Procura di Lamezia Terme (che hanno coinvolto anche lo stesso segretario provinciale dei democratici, Bruno) sposando le modifiche imposte per legge dal decreto Madia, e sostenendo che «più che discutere quindi se nominare un amministratore unico  o un Consiglio di Amministrazione , ci pare urgente stabilire il principio che il management della Sacal (quindi non solo il Consiglio di Amministrazione ma anche la direzione tecnica) debbano necessariamente dimostrare di possedere esperienza e professionalità per assicurare lo sviluppo dell’aeroporto», contestando a tempo di distanza dall’affidamento da parte di Enac (con aspetti legali ancora in atto) anche «la decisione della società di assumere i servizi dell’aeroporto di Crotone e di Reggio Calabria che, dai dati di conoscenza comune, non hanno, ad oggi, i requisiti minimi  di traffico per garantire, quantomeno, il pareggio di bilancio».
    Anche se tutte le decisioni passeranno dagli azionisti, il Pd chiede «l’immediata convocazione del Consiglio Comunale perché il Sindaco possa agire con un mandato preciso di tutta la Città» e di «allargare il confronto , coinvolgendo i sindaci del comprensorio lametino».

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