Viaggio di Cantiere Laboratorio e Speranza in Donbass

Per portare i fondi raccolti tra amici e militanti delle due associazioni, oltre a medicinali di prima necessità

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    «Migliaia di morti, migliaia di feriti ed oltre 1 milione di profughi di cui nessuno parla. Non accade lontano da noi, ma in Europa, nell’Ucraina Orientale, al confine con la Russia, nel Donbass, dove le due Repubbliche, di Lugansk e di Donetsk, di etnia e lingua russa, autoproclamatisi indipendenti attraverso un referendum popolare nel maggio 2014, sono da allora oggetto di una vile aggressione militare da parte del governo ucraino, filo-occidentale e mondialista guidato da Pedro Poroshenko con lo scopo di balcanizzare quell’area   ed in prospettiva destabilizzare la Russia». Questo l’incipit del racconto del viaggio effettuato dal 12 al 19 aprile dal presidente dell’associazione “Cantiere Laboratorio”, Vittorio Gigliotti e il Presidente dell’Associazione “Speranza”, Irina Vikhoreva, nativa di Donetsk, per portare i fondi raccolti tra amici e militanti delle due associazioni, oltre a medicinali di prima necessità. Insieme a loro ha condiviso il viaggio e la permanenza il giornalista e reporter di guerra Sebastiano Caputo.

    «Nessun carrarmato russo o militare russo ho visto nelle due Repubbliche. Ho visto invece un popolo straordinario che ha una coscienza civica senza eguali, ancorato ai valori della propria cultura, della propria storia, amante e rispettoso della propria libertà e della propria terra. Un popolo che ha dignità da vendere e che vuole soltanto ricominciare a vivere in pace», racconta Gigliotti, entrando poi nei dettagli dei vari incontri avuti nel territorio.

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