Il mondo dello sport tra campo e racconto in un incontro al Liceo Campanella

Ospiti l'addetto stampa della Conad Lamezia e l'allenatore della Vigor Lamezia

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    Lo sport, la comunicazione, la scuola e la vita legate dal filo rosso del rispetto degli altri, della capacità di fare di gioco di squadra, di regole da osservare per fare il proprio dovere e stare bene con gli altri è stato questo il filo conduttore dell’incontro sulla comunicazione e l’informazione sportiva, tenutosi al Liceo Campanella di Lamezia Terme nell’ambito del progetto di alternanza scuola – lavoro “Scuolinforma 2.0” coordinato dalla docente Michela Cimmino, che ha visto protagonisti Antonio Gatto, giornalista e da alcuni anni addetto stampa della Conad Lamezia, e l’allenatore della Vigor Lamezia Antonio Gatto.
    «La passione per lo sport non basta per fare giornalismo sportivo e scrivere su un organo di informazione. Quando si è giornalisti si mette da parte il proprio punto di vista, il tifo personale, e si  racconta quello che avviene in campo secondo le regole della professione giornalistica, nel rispetto dell’etica e della deontologia della professione», ha spiegato il giovane Antonio Gatto agli studenti soffermandosi su curiosità e tecniche dell’informazione sportiva, su come funziona la comunicazione negli uffici stampa di squadre di calcio o di pallavolo, ricordando anzitutto che «il giornalismo non è un lavoro come gli altri ma anzitutto una missione, che richiede passione e competenza, preparazione e sacrificio quotidiano».
    Regole e professionalità fondamentali nel mondo del calcio e dello sport in generale, ha ricordato Mister Gatto agli studenti dell’istituto superiore lametino, condividendo alcuni ricordi personali dei suoi primi approcci con il mondo del calcio che lo hanno portato a giocare in varie squadre italiane e oggi sulla panchina della squadra biancoverde. «Chi inizia a praticare uno sport, prima ancora che a vincere, deve imparare a saper perdere. A saper giocare in squadra, a rispettare le regole e a rispettare gli altri», ha detto il tecnico agli studenti sottolineando come «se è vero che nel mondo del calcio tante volte la comunicazione mette in prima pagina soprattutto i grandi stipendi, gli scandali e addirittura il gossip, dietro tantissimi protagonisti di questo mondo c’è il sacrificio, l’impegno di chi, soprattutto per chi gioca nelle categorie minori,  per inseguire il proprio sogno rinuncia a tanti sabati sera o sta molto tempo lontano dalla famiglia». Da Gatto l’invito agli studenti del Campanella «a seguire i propri sogni e a impegnarsi per realizzarli, partendo sempre dallo studio e dalla cultura, che sono alla base di tutto. Senza studio e cultura si possono guadagnare anche gli stipendi più alti, ma ci si ritrova con il vuoto tra le mani, non si è capaci di progettualità».

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