Tra gli impegni annunciati dalla nuova commissione pari opportunità anche la lotta alla prostituzione

Migliore e maggiore impegno delle donne nella vita politica e professionale auspicata da presidente e vicepresidente

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    «Anche se con qualche anno di ritardo, anche a Lamezia si è insediata la Commissione Comunale Pari Opportunità. Il consiglio comunale è costituito in maggioranza da mono gruppi per cui di conseguenza la commissione è costituita da un gruppo nutrito di donne: ben 29. Ringraziamo vivamente tutte le componenti per averci preferito alla guida. Ci attiveremo  al fine di inserire lo strumento del bilancio di genere atto a sviluppare nuovi e più efficaci interventi  di programmazione delle politiche locali», commentano la neo presidente Caruso a le vice Raso, «ci occuperemo di promuovere la partecipazione attiva delle donne alla vita politica, lavorativa e istituzionale anche attraverso protocolli e accordi con gli ordini professionali e le associazioni imprenditoriali. Essenziale tutelare la salute della donna anche attraverso campagne informative nei luoghi di lavoro e di aggregazione nelle scuole. Grande attenzione per la  prevenzione e il contrasto della violenza contro le donne. Ci uniremo alle battaglie nazionali atte a redimere schiavitù, mutilazioni, barbarie e imposizioni a cui sono sottoposte tante immigrate a cui non viene consentito di vivere una vita normale».
    Altri impegni quelli di dare «ascolto al territorio e alle istituzioni, raccogliendo il monito del Prefetto Luisa Latella che lamenta il proliferarsi della prostituzione in tutta la provincia. Un fenomeno preoccupante perché lesivo alla dignità delle donne. In questa direzione intavoleremo una discussione con il Comandante Zucco, che l’hanno scorso ha già prodotto diverse operazioni in merito. Saremo vicini a tutte le cooperative che da sempre si prodigano a soddisfare i bisogni dei più deboli e indifesi; ci prefissiamo di educare le coscienze attraverso opere di sensibilizzazione. In primis ci impegneremo ad improntare un nuovo regolamento, ormai obsoleto quello ancora in vigore dato che la pedagogia ha fatto passi da gigante e tutte le categorie chiedono pari opportunità. Il rispetto dei diritti è innegabile a tutti in regime di democrazia». 

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