Operazione Crisalide, dalle indagini anche l’appoggio elettorale per qualche candidato

Tra gli arrestati risulta anche Antonio Mazza, che nella tornata del 2015 ottenne 42 preferenze

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    Dall’operazione Crisalide emerge anche come per rafforzare il controllo del territorio gli appartenenti al clan sarebbero intervenuti nell’ultima campagna elettorale per le comunali, assicurando sostegno ad alcuni candidati. Uno di questi è stato ripreso dai carabinieri mentre, con il cappuccio calato  sul volto, incontrava alcuni esponenti del clan.
    Tra gli arrestati risulta anche Antonio Mazza, che nella tornata del 2015 ottenne 42 preferenze, mentre ci sarebbero altri indagati su cui però gli inquirenti non si sono sbilanciati. Nelle carte dell’inchiesta, infatti, non sono pochi gli omissis.

    Tre avvisi di garanzia sarebbero stati destinati a Pasqualino Ruberto, nel 2015 candidato a sindaco, e Giovanni e Giuseppe Paladino.
    Quest’ultimo infatti, eletto nelle liste di Ruberto Sindaco con 737 preferenze (numero maggiore della propria coalizione, e secondo in assoluto tra tutti i candidati dietro solo a Francesco De Sarro, attuale presidente del consiglio comunale), già al primo consiglio comunale aveva lasciato tale lista iscrivendosi al gruppo misto con cui era stato eletto vicepresidente del consiglio, passando poi a maggio dello scorso anno nella fila della maggioranza.

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