I 15 Comuni del Tirreno invitano le Procure ad accertare la presenza di tubi interrati sino a 10 metri di profondità

Utilizzati per scaricare illecitamente liquami

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    «I 15 “Comuni Assieme” del Tirreo investono le Procure della Repubblica di Vibo Valentia, Lamezia Terme, Paola e Cosenza affinchè dalle stesse – da subito – vengano messi in atto tutti i monitoraggi, le azioni, i controlli e l’impiego di opportune forze ed adeguati mezzi volti a tutelare il mar Tirreno», scrivono in una nota congiunta le amministrazioni di Acquappesa, Belmonte, Cetraro, Fiumefreddo, Fuscaldo, Gizzeria, Lamezia Terme, Longobardi, Nocera Terinese, Pizzo, San Lucido, Torremezzo di Falconara e Vibo Valentia, attraverso una nota firmata dal presidente della Terza Commissione Ambiente del Comune lametino, Giancarlo Nicotera.
    «Nondimeno, così come possibile e fatto già in alcuni casi, si chiede che le Autorità Giudiziarie ed inquirenti intervengano, con l’ausilio del Gruppo Carabinieri-Forestali nonché del personale della Guardia Costiera e dal personale dei Carabinieri preposti alla tematica marina, per azionare e gestire operativamente un “geomagnetometro” al fine di accertare la presenza di tubi interrati sino a 10 metri di profondità nella sabbia e lungo i litorali a diverse distanze dalla battigia», viene chiesto «tutto ciò al fine di accertare la presenza sui fondali marini di tubi sotterrati ed utilizzati per scaricare illecitamente liquami. Rilevando e plaudendo all’ottima interazione con le Prefetture competenti, auspicano una sempre maggiore stringente ristrettezza sul transito degli autospurgo, da vietare sin dalle ore post meridiane al mattino successivo. Il tutto nell’ottica della massima concertazione con le Autorità preposte e competenti per porre fine alla consumazione di reati ambientali che deturpano e producono immane danno al nostro mare».

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