«Forse la città pulita non ha fatto ancora sentire forte la propria voce, o forse la schiavitù dalle sostanze stupefacenti rende i nostri giovani facili»

L’Associazione Antiracket Lamezia sull’operazione Crisalide esprime «piena soddisfazione, ma anche qualche rammarico» nel constatare che «dopo le retate che da più anni interessano Lamezia, gli spazi lasciati vacanti sono stati presto riempiti da giovani che non esitiamo a definire “esaltati” che credono di poter tenere sotto scacco una città intera. Forse la città pulita non ha fatto ancora sentire forte la propria voce, o forse la schiavitù dalle sostanze stupefacenti rende i nostri giovani facili prede di queste organizzazioni, interrogandoci se tutti coloro che hanno responsabilità educative (famiglie, scuola, parrocchie) debbano agire di più e meglio».
L’Ala rimarca come «incredibile e riprovevole il tentativo di utilizzare queste scorciatoie per costruire carriere politiche. Di qualunque colore siano costoro, ciò appare ancora più deplorevole perché grandi sono gli sforzi che la città sta facendo per riemergere a galla. mM la politica, è quel che a noi preme, deve riaffermare la propria vocazione di essere strumento di servizio per il bene comune e non prestarsi ad assecondare logiche clientelari o che favoriscano pratiche illegali e corruttive».