Arcangelo Badolati con #iodamorenonmuoio al Liceo Campanella

 Un racconto dell’universo femminile: del coraggio, della dignità, dell’eroismo, della violenza ma anche dell’amore; componenti che riescono a coesistere da sempre nelle donne.

Più informazioni su


    Il Liceo Tommaso Campanella di Lamezia Terme ha ospitato lo spettacolo teatrale dal titolo “#iodamorenonmuoio”, tratto dall’omonimo libro del giornalista calabrese Arcangelo Badolati con la partecipazione dell’attrice Federica Montanelli. Un racconto dell’universo femminile: del coraggio, della dignità, dell’eroismo, della violenza ma anche dell’amore; componenti che riescono a coesistere da sempre nelle donne.
    Presenti infatti molteplici richiami a figure del passato, dalle “dissidenti” della Grecia antica fino alle donne coraggio del nostro tempo in prima linea contro la ‘ndrangheta; nel ricordo di Maria Concetta Cacciola, Tita Buccafusca e Giuseppa Mercuri per riaffermare la voglia di riscatto del popolo calabrese e la tutela dei propri figli a costo anche della vita. Badolati ha inteso anche ricordare le tante, troppe donne vittime quotidiane della violenza “travestita d’amore”. Le musiche ed i dialoghi toccanti hanno ripercorso le vicende tra le altre, di Roberta Lanzino, Maria Rosaria Sessa, Fabiana Luzzi ma anche di mamme uccise dai propri figli, un’aberrazione di ogni legge di natura. La narrazione si è poi intrecciata con le vite di intellettuali straordinarie di ieri e di oggi: Antigone, Artemisia Gentileschi, Isabella Morra, Beatrice Cenci, Giovanna d’Arco, Olympe de Gouge, Ipazia d’Alessandria, Oriana Fallaci, Margherita Sarfatti, Alda Merini.

    «Un’affermazione che deve avvenire necessariamente, per considerare davvero avanzate le società contemporanee e recidere definitivamente i collegamenti con un triste passato», secondo il dirigente scolastico, Giovanni Martello, «la scuola tramite iniziative del genere, diventa luogo privilegiato attraverso cui veicolare alle giovani generazioni i valori della parità dei sessi ma soprattutto del rispetto della vita e della dignità individuale».
    Lo spettacolo ha anche regalato un’ampia finestra sui letterati che hanno cantato l’amore: da Dante a Shakespeare, da D’Annunzio a Cocteau ed ancora Fo, Ungaretti, Hikmet e Prévert.

    Più informazioni su