Sinistra Italiana chiede un consiglio regionale aperto sulla Sacal

Sebbene non si parli di atti e dichiarazioni ufficiali, si è preoccupati delle ricostruzioni di stampa

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    Sebbene non si parli di atti e dichiarazioni ufficiali, Sinistra Italiana Calabria reputa che «i fatti emersi negli ultimi giorni su quanto sta accadendo ai vertici della Sacal, dalle dimissioni del presidente De Felice che sarebbero state consegnate e poi “congelate” da Oliverio alla presa di distanza di una parte del Cda sulla linea dettata dal presidente, ci preoccupano fortemente. Chiediamo al presidente Oliverio che, dopo le indiscrezioni circolate e dopo le prese di posizione degli altri enti pubblici, di parlare apertamente e chiaramente ai cittadini calabresi.  Perché, dopo due mesi dalla nomina a presidente della Sacal del prefetto Arturo De Felice, figura che ha tutto il nostro sostegno e il nostro incoraggiamento, non sono stati ancora conferiti pieni poteri da parte dell’assemblea dei soci? Che bisogno c’era di una convocazione in fretta e furia nelle segrete stanze, con la corsa “all’ultima firma”? Dal presidente della Regione vogliamo parole chiare e azioni conseguenti:  chiediamo a Oliviero e  a tutti i rappresentanti di enti pubblici e privati in Sacal di schierarsi senza se e senza ma con una linea di rinnovamento etico basata sul merito e sulla competenza, di cui ha urgente bisogno il sistema aeroportuale calabrese, a cominciare dalla nomina del nuovo direttore generale Sacal. Il presidente De Felice deve essere messo nelle condizioni di operare liberamente e senza condizionamenti. Il rischio è quello che altrimenti tutto si risolva in un’operazione di facciata per coprire una situazione societaria con dietro gli stessi interessi e gli stessi poteri di sempre a dominare: questo noi non lo accettiamo e non lo accetta sicuramente nemmeno il presidente De Felice».
    Il partito di sinistra sollecita così «la convocazione di un consiglio regionale aperto per discutere in maniera trasparente su cosa vuole fare la politica calabrese per rilanciare gli aeroporti di Lamezia, Reggio Calabria e Crotone e per determinare una svolta manageriale alla guida della Sacal, rompendo definitivamente con le logiche di potere che fino ad oggi ne hanno fatto un terreno di spartizione di interessi, e avviando una politica di rilancio calabresi in un’ottica nazionale ed europea».

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