Mario Magno sollecita l’ennesimo consiglio comunale sul centro protesi Inail

Una riunione per avere comunicazioni dagli enti preposti, tra cui non compare il Comune

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    Se sul centro protesi Inail le competenze spaziano tra Asp, Inail e Regione, il consigliere regionale Mario Magno invita a tenere l’ennesimo consiglio comunale aperto sul tema, anche se la civica assise non ha alcuna competenza sulla sanità.
    «Appena mi sono insediato sui banchi del Consiglio regionale – osserva Magno – ho sollecitato le istituzioni competenti e la Regione Calabria a fornire chiarimenti sul futuro del Centro Protesi Inail di Lamezia Terme. Numerosi, infatti, erano stati nel passato gli annunci non rispettati sulla sua apertura. Basti ricordare le ultime dichiarazioni del Presidente Oliverio che in un incontro avvenuto a ottobre 2015 nei locali della Fondazione Mediterranea Terina, alla presenza del rappresentante dell’Inail Giovanni Soluri e di autorità istituzionali, aveva comunicato, entro un anno, l’apertura del Centro Protesi Inail di Lamezia.  Circostanza che puntualmente è stata disattesa».
    Magno sottolinea come «in un tavolo di confronto a Roma, convocato dalla Commissione Parlamentare di controllo sull’attività degli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza sociale, il direttore generale Inail, Giuseppe Lucibello, ha assicurato che ‘la filiale di Lamezia Terme del Centro protesi aprirà e le attività in essa svolte saranno quelle individuate originariamente’. Non posso che recepire favorevolmente quanto dichiarato dall’esponente dell’Inail e dal direttore generale dell’Asp di Catanzaro Giuseppe Perri il quale ha parlato di ‘interventi strutturali che saranno conclusi ad agosto 2017’, ma in virtù delle esperienze pregresse e per una maggiore chiarezza verso la città ed i cittadini, reputo che, dopo tante attese e promesse mancate, la convocazione di un Consiglio Comunale aperto ai parlamentari lametini, ai consiglieri regionali, all’Inail, all’Asp e al Presidente della Giunta Regionale sia doverosa e opportuna».
    Se l’aula non avrà alcuna competenza, per il consigliere regionale «dovranno, infatti, essere comunicati all’interno della massima assemblea cittadina, sia allo scopo di coinvolgere la città che per un’assunzione precisa di responsabilità, i tempi esatti in cui il Centro Protesi Inail sarà operativo e le funzioni che andrà ad assolvere e, precisamente, se l’officina protesica e il servizio di riabilitazione e degenza saranno destinati entrambi nei locali Inail dell’area industriale o si vorrà usufruire dei locali e servizi già esistenti all’interno dell’Ospedale Giovanni Paolo II di Lamezia Terme, consentendo una riduzione dei costi e una migliore gestione del personale».
    Informazioni che, in tempi più celeri, potrebbero arrivare da comunicazioni o atti ufficiali degli enti più celeri senza alcun passaggio simbolico in via Perugini.
    g.g.

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