Domani pomeriggio incontro della Cgil sul precariato nei call center

In Calabria ci sono oltre 12.000 addetti nel settore di call center e oltre la metà di questi vive situazioni contrattuali precarie

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    Domani pomeriggio alle 15 al Grand Hotel Lamezia la Slc Cgil Calabria e la Nidil Cgil (Nuove identità di lavoro) torneranno a parlare di precariato e di call center nell’incontro “Inclusione – Valore aggiunto per la contrattazione”.
    «In Calabria ci sono oltre 12.000 addetti nel settore di call center e oltre la metà di questi vive situazioni contrattuali precarie, a tempo determinato, con collaborazioni e in somministrazione», spiega il sindacato, «l’incontro di domani servirà a chiarire quanto sia importante dare una rappresentanza inclusiva che tenga conto delle reali necessità di chi vive una situazione di precariato e saranno discusse forme e modi di come questa possa avvenire, secondo le linee guida che Nidil ed Slc della Calabria stabiliranno nel protocollo di rappresentanza congiunta per l’unificazione della rappresentanza nella filiera produttiva del settore».
    Il dibattito sarà presieduto da Daniele Carchidi, segretario generale della Slc Cgil Calabria, mentre la relazione sulla situazione dei call center in outsourcing sarà affidata ad Alberto Ligato, coordinatore call center Slc Cgil Calabria. Interverranno sull’argomento  Martina Scheggi del Dipartimento Telecomunicazioni Slc Nazionale e Antonio Cimino Segretario Generale Nidil Cgil Calabria. Al dibattito prenderanno parte le Rsu della Slc Cgil Calabria delle maggiori aziende calabresi del settore call center. Sarà loro il compito di dare rappresentanza fattiva sui posti di lavoro ai lavoratori precari. Conclusioni a cura di Claudio Treves, segretario generale Nidil Cgil Nazionale.

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