«La mia porta in primis dovrà essere aperta a ricevere istante di giustizia»

Insediato il nuovo procuratore Salvatore Curcio

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    di GIANLUCA GAMBARDELLA
    Con la cerimonia nell’aula delle udienze e la formula ufficiale pronunciata dal presidente del Tribunale, Brattoli, Salvatore Curcio diventa ufficialmente Procuratore della Repubblica a Lamezia Terme.
    Nell’elogiare le qualità di Curcio, Brattoli non nasconde le difficoltà in essere della Procura ammettendo che «confidiamo in un’attenzione particolare per questa città da parte del csm e gli altri organi preposti», mentre il Procuratore Generale, Mazzotta, ricorda i propri trascorsi nella stessa sede sostenendo «sia stata effettuata la scelta migliore. E’ arrivato un magistrato preparato ed attento, anche perché il territorio di Lamezia Terme è una realtà complessa con tante potenzialità inespresse», ricordando le operazioni passate e quelle attuali per invitare «a tenere sempre la guardia alta contro la criminalità».
    Massimo Forciniti del Csm si accoda all’ultima considerazione: «abbiamo una Procura da anni ormai vigile, nonostante le criticità esistenti che son difficili da gestire. Nei primi anni di questa consiliatura abbiamo investito per modificare verso la semplificazione di determinata organizzazione, bisogna ben distribuire risorse e personale. Abbiamo lavorato molto sulla selezione dei dirigenti, dare il maggior numero di strumenti possibili, cerchiamo di dare segnali di attenzione anche a questi uffici che spesso, specie nel Sud, hanno magistrati giovani il cui entusiasmo è evidente nonostante la scopertura dell’organico».
    Il presidente del consiglio dell’ordine degli avvocati, Bevilacqua, esalta «il piacere di festeggiare l’arrivo di un magistrato in entrata, che è comune sia a tutto il personale che a noi avvocati, che da subito si è ben posto nell’ambito lavorativo ed umano. Resti sempre vicino alle sorti di questo Tribunale, che necessità di ulteriori attenzioni e non può essere considerato secondo ad altri».
    Lo stesso protagonista della giornata dopo i ringraziamenti di rito per la folta presenza si concentra sul nuovo incarico: «già da dicembre mi son trovato benissimo, proprio in quest’aula nel 1993 ho mosso i primi passi in processi di mafia. In 25 anni di magistratura ho girato tutta la Calabria, e questi lametini son avamposto e presidio di legalità di cui non possiamo fare a meno. Oggi la gran parte del gotha della ndrangheta è ospite di carceri, manifestazioni come Trame danno anche lo spaccato di una gioventù che vuole reagire».
    Curcio sottolinea inoltre che «ho sempre concepito la mia attività come prospettiva di un servizio al pari di scuola o sanità. La giustizia è un servizio importante offerto ai cittadini, questi uffici dovranno essere sempre disponibili, la mia porta in primis dovrà essere aperta a ricevere istante di giustizia. Dobbiamo tutti impegnarci a trasformare le denunce sulla giustizia che non funziona nel contrario». Continuità e condivisione nei risultati son indicate come parole guida dal nuovo procuratore. 

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