Nuovo rogo di rifiuti a Scordovillo a 2 mesi dall’ordinanza che impegnava fondi per la rimozione

Nuova 'lotta straordinaria' (in un periodo in cui di fiamme e situazioni da contrastare non mancano giornalmente) dei vigili del fuoco, cooperativa Malgrado Tutto e polizia locale

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    A due mesi dall’ordinanza con cui si impegnavano 35.000 euro per la parziale bonifica dell’area d’accesso al campo di Scordovillo dalla presenza di rifiuti, non essendo stato seguito alla stessa per l’iter burocratico da seguire gli stessi tornano ad essere “combustibile” anche oggi per i roghi tossici tanto contestati sia a livello locale che nazionale.
    Nell’ordinanza pubblicata da via Perugini si evidenziava come «l’abbandono di rifiuti pericolosi e non, effettuato da ignoti, ricade in adiacenza e sulla strada che collega Via Salvatore Miceli al sottopasso ferroviario utilizzata dai Rom per raggiungere l’omonimo accampamento», e che tale situazione, già contesta dai carabinieri, «oltre a rendere insalubre l’area interessata dall’abbandono dei rifiuti, rappresenta un potenziale pericolo per le persone che giornalmente utilizzano la suddetta strada», senza contare la vicinanza di ospedale, commissariato, abitazioni civili, istituti scolastici, le costruende case in edilizia residenziale.
    L’intervento per la realizzazione della sola selezione e caratterizzazione del materiale presente sulla strada ammonta complessivamente a 35.000 euro, comprendenti la rimozione, trasporto e conferimento immediato dei rifiuti presenti sulla strada di accesso al campo Rom di Scordovillo in discariche regolarmente autorizzate avvalendosi di ditte specializzate nel settore (che saranno individuate con trattativa privata dal dirigente del settore ambiente) nel rispetto delle vigenti leggi.
    Lo scenario è il consueto: fumo nero, aria tutt’altro che salubre che dall’area di via Perugini si propaga nel resto della città, polemiche online ed istituzionali contro uno sgombero dei residenti di Scordovillo imposto dalla Procura anni fa ma non effettuato al 100% per mancanza di alloggi, tanto dell’Aterp (con il piano città si dovrebbero completare le palazzine della zona di Savutano, ma un trasferimento in blocco dei residenti non sembra una pista consigliata visti i disagi già esistenti in situazioni simili come Ciampa di Cavallo e San Pietro Lametino), come quelli costruiti allo scopo in via degli Uliveti (occupati e non sgomberati dal cambio di amministrazione comunale nel 2015), senza contare le proteste dei cittadini che non vogliono i rom come nuovi potenziali vicini di casa.
    Oggi, intanto, nuova “lotta straordinaria” (in un periodo in cui di fiamme e situazioni da contrastare non mancano giornalmente) dei vigili del fuoco, cooperativa Malgrado Tutto e polizia locale per monitorare la situazione. Spente le fiamme, non trovate nuove soluzioni (ed anche in consiglio comunale, dopo anni di sedute ad hoc, si ci è appellati all’impegno del Governo), il circolo mediatico (recentemente, di contrasto, si era parlato di Scordovillo per le utenze idriche tema della seduta di prima commissione) tornerà così a riprendere vita al prossimo rogo.
    Gi.Ga.

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