Azione Identitaria su Scordovillo chiede di incontrare il Prefetto

Si chiede l'intervento dell'esercito  per sgomberare l'area, ma non si spiega come sarà gestita la successiva ricollocazione

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    Azione Identitaria Calabria ha richiesto di incontrare urgentemente il Prefetto di Catanzaro, Latella, per presentare le proprie proposte e trovare una soluzione al campo rom di “Scordovillo”.
    «A Lamezia si convive da oltre 30 anni con quello che oggi è definito “il problema Scordovillo”, un ghetto fortemente voluto dalle amministrazioni cosiddette di sinistra ma che fa comodo, come bacino di voti, a tutti gli schieramenti, senza distinzioni», si lamenta nella nota stampa del gruppo politico, «ed a Lamezia ci si scandalizza quando l’esasperazione e la consapevolezza dell’inettitudine amministrativa portano agli “orrori” della cronaca nazionale la situazione vergognosa tollerata e solo ipocritamente condannata dalle varie amministrazioni comunali che negli ultimi decenni si sono susseguite. Degrado sociale e, soprattutto, degrado ambientale che coinvolge l’intera area del centro abitato lametino rischiano di sfociare in una vera e propria bomba sia ecologica che sociale ed è per questo motivo che abbiamo ritenuto opportuno e necessario rivolgerci direttamente al Prefetto».
    Si punta il dito contro «i continui roghi, che sprigionano sostanze irrespirabili e nocive per la salute dei cittadini e che quasi quotidianamente si è costretti a respirare, e l’acclarata incapacità dell’attuale amministrazione, che aveva fatto della soluzione del problema il suo slogan elettorale, oltre che le recenti dichiarazioni dello stesso sindaco Mascaro, che ha espressamente dichiarato di non avere soluzioni, non possono lasciarci indifferenti».
    Si richiede così «l’intervento dell’Esercito per lo sgombero del ghetto, appellandoci anche all’ordinanza di sgombero della Procura di Lamezia (2011) lasciata irrealizzata nella totale indifferenza di tutti, ed i numerosi e continui appelli che ci arrivano dai cittadini oramai esasperati ci  inducono a “scavalcare” qualsiasi rappresentante di questa amministrazione», senza però indicare le soluzioni abitative successive allo sgombero.

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