Ernesto Turano torna a giocare a Lamezia firmando per la Top Volley

Nella stagione 2013/14 protagonista nella città della piana con l'Ilsap

Più informazioni su


    Un altro calabrese alla corte di Coach Nacci. Approda alla Top Volley Lamezia  Ernesto Turano, centrale classe 1982 di Montalto Uffugo.
    Nato in Germania, a Francoforte, da genitori calabresi, Ernesto ha sempre vissuto in Calabria. La sua carriera pallavolistica comincia a Macerata in serie C quando ha soli 15 anni. Da lì una lunga permanenza in serie B con le maglie di Rende, Bisignano, Isernia, Spoleto, Squinzano, Potenza Picena e Foggia, fino al salto in A2 con Corigliano e nuovamente con Isernia.
    Nelle ultime stagioni esperienze in serie B a Lamezia tra le fila della Ilsap, quindi a Logonegro e lo scorso anno a Gioia del Colle con cui conquista una nuova promozione in A2.
    Per il centrale si tratta quindi di un ritorno a Lamezia dopo l’esperienza nella stagione 2013/2014.
    Una garanzia è coach Nacci che Turano ha avuto come allenatore per una breve parentesi a Corigliano. «E’ stato mio allenatore solo per 3 mesi a Corigliano, un breve periodo sufficiente a farmi capire di che pasta sia fatto. Poi il suo cammino, la sua carriera, hanno confermato la buona impressione che aveva avuto», spiega Turano, «torno con grande piacere a Lamezia, nella mia precedente esperienza, purtroppo non chiusa al meglio per varie questioni, ho avuto modo di constatare il calore e la passione della gente. Ricordo quel palazzetto gremito ad ogni partita, in occasione del derby con il Cosenza non c’era spazio per uno spillo. Si respira Pallavolo con la P maiuscola e la sola idea di tornare a giocare in questa piazza mi affascina, per di più per un progetto tanto ambizioso come quello di questa società».
    Sul gruppo che si sta formando l’esperto Turano dichiara che «molti dei miei futuri compagni li conosco personalmente, altri perché li ho incontrati da avversari. Bruno, Spescha e Beccaro li conosco bene e so bene quale sia il loro valore, sono una garanzia così come lo sono quelli che non conosco personalmente, in fondo il loro curriculum parla per loro».
    Nacci di Turano dice che «lo abbiamo voluto fortemente, per il suo valore da atleta ma anche umano. Da un punto di vista tecnico negli ultimi anni ha fatto benissimo, specie lo scorso anno a Gioia. Ci serve proprio gente come lui, con la mentalità vincente e poi è una persona eccezionale dal punto di vista umano, sarà decisivo non solo in campo anche nello spogliatoio».

    Più informazioni su