Il 9 e 10 agosto tornano le liriche sotto le stesse nel centro storico di Sambiase

In Piazza Santa Sofia con “Ma tutti simu, fighij di Cainu?”, sul sagrato della chiesa Matrice con l’Orchestra filarmonica di Chiusi

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    Di GIANLUCA GAMBARDELLA
    Il 9 in Piazza Santa Sofia con “Ma tutti simu, fighij di Cainu?”, il 10 sul sagrato della chiesa Matrice con l’Orchestra filarmonica di Chiusi, tornano le liriche sotto le stelle dell’associazione “San Nicola”.
    Sul testo teatrale Salvatore De Biase rimarca il «valore umano e teatrale, un’opera che ripresenta una domanda alla base di esistenze comuni. La storia parte da semianalfabeti che scoprono a scuola serale alcuni aspetti della vita, si interrogano su quesiti più ampi come la bellezza delle stelle. Domande che spesso non trovano risposte neanche negli uomini di cultura, con la saggezza orale tramandata di generazione in generazione portata in piazza da parte del matto del paese».
    Il messaggio di fondo è così un’altra domanda: «se è vero che Abele e Caino son stati i primi figli, uccidendosi, noi da chi abbiamo preso? Abbiamo anche 2 storie di base una inventata ed una reale: l’una parte da un litigio tra un sambiasino e nicastrese, sfociato in evento delittuoso; l’altra si basa su un figlio di un cittadino residente fuori città che torna e non si ritrova nella propria progenie».
    In scena insieme a Salvatore De Biase ci saranno Angela Isabella, Filomena Cervadoro, Maria Esposito, Pino Mete, Francesco Davoli, Maria Scaramuzzino. La regia è affidata al professore Gaetano Montalto. I maestri Giovanni Cimino, Franco Cefalà e Francesco Sinopoli cureranno l’accompagnamento musicale. “Ma tutti simu, fighij di Cainu?” vanterà la partecipazione straordinaria anche di don Pino Angotti, sacerdote diocesano e parroco della chiesa di Santa Maria Goretti.
    Da regista dello spettacolo teatrale Gaetano Moltalto illustra gli aspetti più tecnici e scenici, rimarcando il gemellaggio in essere con la manifestazione “Ragazzi in gamba” che sarà riconsolidato la mattina del 10 agosto con il sindaco di Chiusi, Juri Bettollini.
    A nome dell’associazione, il presidente Pino Morabito non nasconde che «siamo giunti alla quarta edizione, e non avremmo mai pensato di poter ospitare la filarmonica di un’altra città, 40 elementi che eleveranno il livello della manifestazione. Saranno ricordati Padre Luigi Allevato, padre minimo sorridente ed innovativo inventandosi negli anni 60/70 i corsi serali per il diploma di 5° elementare e 3° media, e l’architetto Natale Proto, mente eccelsa lametina che da Roma tornò a Lamezia lasciando una propria traccia nella giunta Scaramuzzino e nell’attenzione del centro storico».
    Le 2 serate son occasione anche per guardare al futuro, non nascondendo che «dopo un incontro che terremo a dicembre, ed una cena di beneficenza nelle vacanze di Natale, vorremmo essere parte attiva a gennaio 2018 dei festeggiamenti dei 50 anni di Lamezia Terme».
    Per il sindaco Paolo Mascaro «si sta portando avanti un progetto che coinvolge più soci, che ridanno alla città 2 serate nel centro storico coniugando cultura e turismo, ma anche il ricordo di un professionista come Natale Proto che io ho avuto la fortuna di avere come insegnante, ma anche vicino di casa ed interessato da questioni professionali».
    Mascaro devia il discorso poi su un tema caldo e contestato attuale, il Psc: «ci sono 40 pagine che riguardano proprio il rilancio del centro storico, tramite perequazioni ed incentivi a rivitalizzare queste zone. Anche attività come questa dell’associazione San Nicola, che non fa interventi strutturali, serve a rivitalizzare questo centro storico. Nelle passate edizioni abbiamo avuto il problema della troppa gente non contenuta in questi spazi ridotti, che è non una critica ma un attestato di successo per gli organizzatori».

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