Lamezia Terme compresa negli interventi regionali per l’efficientamento degli edifici pubblici e l’installazione di impianti da fonte rinnovabile

Sono finanziabili gli interventi che garantiscono una riduzione del fabbisogno energetico di almeno il 20% 

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    E’ stato pubblicato dalla Regione, in pre-informazione, l’avviso per l’efficientamento degli edifici pubblici e l’installazione di impianti da fonte rinnovabile, con una quota parte destinata anche a Lamezia Terme (che già dalla precedente amministrazione, con risultati alterni, ha avviato interventi di questo tipo).
    L’avviso pubblico, voluto dalla Regione nell’ambito della programmazione delle risorse del POR Calabria 14/20, rappresenta l’occasione per le Amministrazioni comunali per efficientare il patrimonio edilizio e ridurre i costi di gestione, con importanti e significative riduzioni dell’onere a carico dei bilanci comunali. Il bando è destinato ai Comuni e le Unioni di comuni localizzati nel territorio regionale, ad eccezione di Cosenza, Rende, Catanzaro e Reggio poiché inclusi nella Strategia di Sviluppo urbano sostenibile per i principali poli urbani della Regione, in qualità di Organismi intermedi.
    Sono finanziabili gli interventi che garantiscono una riduzione del fabbisogno energetico di almeno il 20% e contribuiscono dunque al raggiungimento degli obiettivi europei e nazionali in materia di efficienza energetica e riduzione dei consumi.
    «Attraverso lo stanziamento di ingenti risorse – ha detto il Presidente della Regione Mario Oliverio – stiamo creando le condizioni per consentire ai Comuni di realizzare interventi concreti per migliore la qualità della vita dei territori di riferimento e per promuoverne uno sviluppo sano e in linea con gli standard europei. Stiamo realizzando con i comuni un percorso congiunto che deve vedere massimizzato lo sforzo di tutte le parti chiamate in causa: l’amministrazione regionale mette a patrimonio anche gli strumenti e l’assistenza per facilitare l’accesso ad un avviso essenziale per garantire la riduzione degli sprechi e dei consumi proprio a partire dall’edilizia pubblica. Una sfida di civiltà che abbiamo voluto fare nostra convinti dei benefici sia sul piano socio-economico che ambientale» .
    Nello specifico, i beneficiari possono fare domanda di finanziamento (lo stanziamento complessivo a favore della misura ammonta a 48 milioni di euro) per interventi di:

    • riduzione dei consumi di energia primaria (interventi di ristrutturazione di singoli edifici o complessi di edifici, installazione di sistemi intelligenti di telecontrollo, regolazione, gestione, monitoraggio e ottimizzazione dei consumi energetici (smart buildings) e delle emissioni inquinanti anche attraverso l’utilizzo di mix tecnologici) – budget complessivo 40 milioni;
    • installazione di sistemi per la produzione di energia da fonte rinnovabile da destinare all’autoconsumo (associati a interventi di efficientamento energetico dando priorità all’utilizzo di tecnologie ad alta efficienza, con lo scopo di supportare gli enti pubblici ad efficientare il loro patrimonio) – budget complessivo 8 milioni.

    Nel primo finanziamento saranno compresi interventi:

    • sull’involucro (realizzazione di cappotti termici, sostituzione infissi, eliminazione dei ponti termici, schermi solari, tetti verdi, ecc.);
    • sugli impianti di riscaldamento e/o climatizzazione (sostituzione di caldaie, impianti solari termici, impianti di solar cooling; pompe di calore, impianti di cogenerazione ad alta efficienza, ecc.);
    • sui dispositivi di illuminazione attraverso l’impiego preponderante di dispositivi ad alta efficienza;
    • sull’installazione di sistemi intelligenti di telecontrollo, regolazione – gestione – monitoraggio e ottimizzazione dei consumi energetici (smart buildings).

    Nel secondo gli interventi mirati alla realizzazione di sistemi di produzione di energia da fonte rinnovabile da destinare all’autoconsumo (solare termico, solar cooling, geotermia, mini/micro eolico, fotovoltaico, ecc.) ad alta efficienza energetica, gli impianti di cogenerazione ad alta efficienza e di trigenerazione ed i dispositivi di accumulo dell’energia prodotta direttamente presso le utenze. Tali interventi devono essere associati ad almeno uno degli interventi di efficientamento energetico di cui al punto precedente.

    Una quota delle risorse è riservata ai comuni di Crotone, Vibo Valentia, Corigliano, Rossano, Lamezia Terme, Gioia Tauro, Rosarno e San Ferdinando in quanto inclusi nella Strategia di sviluppo delle aree urbane di dimensione inferiore.
    Ciascun Comune può presentare una domanda per un contributo concedibile pari al massimo al 100% delle spese ammissibili (cone però massimali che cambiano a seconda della grandezza del Comune: Lamezia potrà presentare un’istanza per interventi compresi tra 1 e 2,5 milioni di euro per i primi interventi, tra 200.000 e 500.000 euro nel secondo caso). Sono ritenute tali quelle strettamente connesse alla realizzazione degli interventi. Le domande di contributo dovranno essere compilate digitalmente nei tempi che saranno stabiliti nella versione definitiva dell’avviso. La modalità di selezione è “a graduatoria” e sarà affidata ad una Commissione di Valutazione nominata con decreto.
    Nella pagina dedicata ai bandi, sul sito “Calabria Europa”, sono disponibili i dettagli e le modalità operative per consentire ai soggetti interessati di prenderne adeguata visione, prima della pubblicazione ufficiale.

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