«La piattaforma informatica è stata istituita da alcune settimane, mentre i ritardi nei pagamenti delle strutture territoriali sono attestati a 7-8 mesi»

Non hanno convinto Uneba, Anaste ed Agidae le dichiarazioni del dg dell'Asp di Catanzaro, Giuseppe Perri.

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    Non hanno convinto Uneba, Anaste ed Agidae, che avevano chiesto al Prefetto di Catanzato un incontro per cercare di risolvere la gravissima situazione in cui versano le strutture socio-sanitarie ricadenti nel territorio dell’Asp di Catanzaro, le dichiarazioni del dg Giuseppe Perri.
    Le organizzazioni di categoria contestano che «la piattaforma informatica è stata istituita da alcune settimane, mentre i ritardi nei pagamenti delle strutture territoriali sono attestati a 7-8 mesi. Inoltre, avendo appreso dalla proteste delle farmacie del comprensorio dell’Azienda Sanitaria di Catanzaro che i ritardi da queste lamentati si sostanziano in 90 giorni, il Direttore Generale dovrebbe spiegare come possa accadere che le strutture sanitarie vengano invece pagate a 210/240 giorni, con un evidente e grave differenza di trattamento. Avendo, in questi ultimi 9 mesi, tutte le Aziende Sanitarie Provinciali ricevuto le somme da destinare alle strutture con cadenza mensile, non si riesce a comprendere come possano essersi accumulati in soli 9 mesi ritardi per 4- 5 mesi di pagamento, mentre le farmacie hanno perso solo un mese»
    Si lamenta che «i ritardi dell’Asp impediscono alle strutture di procedere ai regolari pagamenti dei dipendenti e dei fornitori e ciò porterà imminenti rischi di disservizi nell’erogazione delle prestazioni», sollecitando così nuovamente la richiesta di un incontro al Prefetto.

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