Prestazioni del centro di salute mentale ex Reventino a rischio anche dopo l’estate secondo l’associazione San Pietro e Paolo
Si chiede al dg Perri un tavolo di confronto per sopperire alle carenze organiche
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I soci dell’associazione San Pietro e Paolo ringraziano «della tempestiva risposta data dal Dg Perri sullo spettro della possibile chiusura del Centro di Salute Mentale ex-Reventino», sostenendo che «comprendiamo tutte le difficoltà nel periodo estivo, riteniamo però che le nostre preoccupazioni abbiano un fondamento, ed è necessario un confronto serio e ragionevole sulla Salute Mentale» perché «a settembre avremo lo stesso problema come ben sa il dg Perri, pertanto lo invitiamo a convocarci subito dopo il rientro dalle ferie, per costruire insieme un piano che tenga conto delle oggettive carenze di personale, e di iniziare a immaginare che sia ora di prendere in mano la convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità anche in Calabria e programmare e richiedere future risorse in coerenza con Piano d’azione per la salute mentale 2013-2020. Restiamo in attesa di una voce dei sindaci che ci sembrano i più “disincantati”, come se i TSO e la salute mentale fosse una faccenda ineludibile».