Gli ambulanti lametini minacciano proteste in via Perugini per il mancato trasferimento del mercato del mercoledì

L'iter per una nuova graduatoria era però stato fatto partire a fine giugno

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    «Sono mesi di profonda delusione quelli vissuti nei confronti dell’Amministrazione locale, che purtroppo per adesso non è riuscita ad andare oltre le parole» lamenta il Comitato venditori ambulanti Lamezia Terme sul mancato riordino del mercato cittadino del mercoledì in via Misiani, con l’utilizzo della zona “A” e della zona “B” al commercio ed alle singole attività, mentre la zona “C” dovrebbe divenire parcheggio, «dato che nello spazio in questione il numero di operatori economici è molto basso e potrebbero essere suddivisi nelle altre zone».
    Il 28 giugno, a 4 mesi dalla mozione consiliare approvata in aula il 21 febbraio, veniva proprio rivista la collocazione degli ambulanti nelle zone “A” e “B” del mercato settimanale del mercoledi di Via Misiani/Canne (Nuova Area “G. Lucchino”), destinando la zona “C” a parcheggi.
    Un iter che, dovendo passare attraverso nuova assegnazione di posti e pareri tecnici comunali, ha impiegato qualche mese, tempo che ha trovato anche le proteste degli stessi ambulanti nonostante già in consiglio comunale fosse emerso come i tempi non sarebbero stati celeri. Attualmente il mercato del mercoledì conta 98 operatori commerciali già concessionari di posteggio e titolari di autorizzazione amministrativa, di cui 79 appartenenti al settore non alimentare e 19 appartenenti al settore alimentare. La nuova graduatoria, e relativa collocazione degli ambulanti (si procederà a far effettuare la scelta per prima agli operatori del settore alimentare e poi a quelli del settore non alimentare), ha dato come criteri per il punteggio:
    iscrizione al Registro delle Imprese fino alla data del 2016 corrispondente all’annualità conclusa (1 per ogni anno di iscrizione; per i soggetti iscritti nel 2016 si attribuisce un punteggio pari a 0,5 per quelli iscritti nel 2017 un punteggio pari a 0);
    anzianità accumulata (1 per ogni anno cumulando anche quella raggiunta dal dante causa);
    a parità di punteggio prevarrà la maggiore età anagrafica (il più anziano).
    Entro 20 giorni, termine entro il quale si potrevano presentare osservazioni o contestazioni, la graduatoria da provvisoria sarebbe dovuta diventare definitiva.
    Qualcosa non è andata però per il verso giusto, con i commercianti a sostenere che «dinanzi l’immobilismo perdurante, non possiamo non valutare la possibilità di dare vita ad una pacifica e civile protesta probabilmente dinanzi al Comune in via Perugini, meta dei nostri inutili incontri», anche se nessuna parola viene spesa per l’iter di fine giugno.
    Gi.Ga.

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