Il post Vigor Lamezia come l’idra di Lerna

Due possibili soluzioni per chi prenderà l'eredità della società biancoverde, ma non potendo per ora usarne la stessa denominazione

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    Di GIANLUCA GAMBARDELLA
    L’attuale situazione della Vigor Lamezia potrebbe essere come la creatura mitologica idra di Lerna, o l’organizzazione criminale della testata Marvel che ne prende il nome e come motto recita: «taglia una testa, altre due prenderanno il suo posto».
    Terminata il 13 luglio con la mancata iscrizione in Eccellenza l’avventura della società biancoverde per come conosciuta negli ultimi anni, ora d’attualità è l’aspetto di chi ne prenderà il seguito, senza però ufficialmente poter avere la medesima denominazione e logo (che rimangono di proprietà della srl che dovrebbe essere messa in liquidazione dal Tribunale dopo l’iter necessario, con i libri contabili che potrebbero essere già stati visionati dalla Guardia di Finanza).
    Chi ambirà a prendere il posto della società fondata nel 1919, con ulteriori “reboot” nel 1977 e 1995, non potrà quindi usare la matricola di affiliazione Figc 65199, essendo perciò a tutti gli effetti una realtà diversa, anche se si volesse “rievocare” una continuità con la storia precedente.
    Agosto così porta 2 strade diverse, parallele ed ambedue al momento non ufficializzabili, essendo gli uffici del comitato regionale Calabria della Figc chiusi per ferie dal 7 al 23 agosto: la mutazione (già apertamente osteggiata dalla tifoseria, sia per la forma che per dubbi sulla composizione della società) del titolo di Prima Categoria dello Stalettì in Asd Vigor Lamezia 1919 (previa nulla osta da parte tanto della Figc nazionale che regionale, essendo i termini per i cambi di denominazione scaduti il 16 giugno, e rimanendo ancora in possesso della srl il “nome originale”, anche se non in uso da nessuna squadra iscritta alla prossima stagione); l’idea più recente della creazione di una società ex novo, che partirebbe dalla Terza Categoria, da parte degli stessi tifosi per creare un progetto in aperta discontinuità sia con quello precedente che con quello nuovo in fase di presentazione. Quale sarà poi realmente il futuro calcistico biancoverde lo si saprà a fine estate.
    Volendo dividere le due proposte per comodità di cronaca in “Vigor Stalettì” e “Vigor tifosi” (entrambe le realtà aspirano a poter usare il nome della Vigor Lamezia, ma non potranno farlo in contemporanea, e magari tornare a giocare al “D’Ippolito”), i percorsi da intraprendere saranno differenti: i termini per iscriversi in Prima Categoria erano stati prima fissati al 20 luglio, poi prorogati all’8 agosto (termine entro il quale versare anche i 3.400 euro di iscrizione), e con gli uffici in ferie l’ufficialità dell’eventuale accoglimento della società biancoverde  iscritta sotto spoglie di quella di Stalettì non potrà così che arrivare prima del 23 agosto, con inizio del campionato fissato al 17 settembre e quello della Coppa Calabria al 3 settembre.
    Dati i tempi più che ristretti, l’11 agosto sul campo di Ginepri si è tenuto intanto un primo stage per questa “Vigor Stalettì” visionando calciatori nati tra il 1997 ed il 2001 (in prima squadra gli under obbligatori da dover utilizzare nel corso di tutta la gara saranno 2 atleti nati dopo il 1 gennaio 1997, nella juniores troveranno posto 3 fuoriquota del ’98 e la rimanente parte nati dal 1999 in poi) visionati da quelli che dovrebbero essere i tecnici da ufficializzare: Leonardo Viterbo per quanto riguarda la prima squadra (indiscrezioni online darebbero Bruno Bava come uno dei primi papabili tesserati), Francesco Lucchino per la juniores regionale.
    La “Vigor Tifosi” avrà invece impegni finanziari e date diverse cui dover tenere conto: nessun costo di iscrizione in quanto nuova società affiliata, nessun obbligo di under da schierare, termine per iscriversi il 13 settembre con inizio campionato stabilito al 15 ottobre.
    La prossima stagione calcistica Lamezia Terme si potrebbe così trovare ad avere fino ad 11 squadre nei campionati dilettantistici (tra Promozione e Terza Categoria, escludendo così scuole calcio e squadre amatoriali), aspetto che richiederebbe la rotazione dell’uso dei campi di gioco (ogni società in fase di iscrizione indica la disponibilità del terreno su cui giocherà le gare casalinghe) e chiama in causa anche l’amministrazione comunale: il 10 agosto son state prorogate fino al 31 ottobre le convenzioni per la gestione degli impianti scadute il 31 luglio, confermando all’A.S.D. Sambiase 1962 il “Gianni Renda”, alla N.S.D. Promosport il “Rocco Riga”, al F.C.D. Fronti il “Fronti”, all’As Biancoverdi Lamezia (società che curava parte del settore giovanile della Vigor Lamezia) il “Remo Provenzano”.
    In pubblicazione (quando dipdenderà dai tempi di reazione degli uffici comunali, non sempre celeri come testimoniano anche i ritardi o le incomprensioni sulle liquidazioni degli importi di gestione degli anni passati) c’è però anche il nuovo bando, che includerà la gestione triennale dei vari impianti ma annuale per “Renda” e “D’Ippolito” (ieri è stata tagliata nuovamente l’erba dell’impianto di via Marconi, nonostante attualmente nessuna società sia titolare della manutenzione), con quest’ultimo stadio che nel nuovo anno dovrà essere oggetto dei lavori di rifacimento in sintetico del manto erboso tramite il mutuo da sottoscrivere con il credito sportivo.
    Stesso finanziamento sarà richiesto, poi, anche per medesimi lavori per il “Fronti” e “Remo Provenzano”, interventi inseriti nell’annualità 2019 del nuovo piano delle opere pubbliche (previsti 450.000 euro per il primo intervento, 650.000 per il secondo).
    Interventi che dovrebbero così venire incontro allo sport di base, visto che le premesse per la nuova stagione non parlano di un professionismo prossimo a tornare in via diretta nella città della piana nell’immediato (anche nel caso di futuribili accordi tra società già esistenti).

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