Si è conclusa la quinta edizione del premio Muricello

Una rassegna, per il suo ideatore Antonio Chieffallo, che è giunta ad una svolta

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    Si è conclusa la quinta edizione del premio Muricello che, ogni agosto, si tiene in piazza Belvedere a San Mango d’Aquino. Una rassegna, per il suo ideatore Antonio Chieffallo, che è giunta ad una svolta: «siamo cresciuti molto in questi anni ed è necessario che il premio si strutturi in modo più articolato. Continueremo a raccontare le storie della Calabria che cresce, resiste e non volta le spalle alla sofferenza». Una linea condivisa dal giornalista Ugo Floro, ormai padrone di casa ella rassegna rassegna che presenta fin dalla prima edizione: «qui sono passati personaggi di primo piano ed abbiamo vissuto momenti di grande emozione. La crescita costante ha ora bisogno di una nuova ristrutturazione organizzativa».
    L’edizione ha visto la premiazione dell’attrice e scrittrice Anna Macrì per il suo libro “Malamore”, che racconta storie di donne calabresi violentate ed uccise dai loro aguzzini: «Malamore mi sta regalando soddisfazioni e gioia, soprattutto mi sta facendo conoscere persone di grande spessore con cui stringere rapporti proficui, interessanti e costruttivi. La mia creatura, bontà vostra, sta crescendo, è amata, coccolata, ed io non posso che esserne orgogliosa».
    Il secondo riconoscimento della serata è andato a Giovanna Sposato, artista calabrese che vive e lavora a Firenze: «l’artista è un ricettacolo di emozioni che vengono da ogni luogo, dal cielo, dalla terra, da un pezzo di carta, da una forma di passaggio, da una tela di ragno. È stato un momento emozionante ed inaspettato».
    Premiata anche la giornalista Maria Pia Tucci, per «l’infaticabile azione culturale contro le mafie ed ogni forma di discriminazione verso gli uomini»: «ho deciso di restare in Calabria anche perché ci sono posti, come questo, che raccontano la possibilità di un futuro diverso per la nostra terra». La serata è stata movimentata poi dall’arrivo dei ragazzi che hanno costruito quello che ormai è diventato il fenomeno di costume dei Cinghios Group (quarta premiazione). Per loro, centinaia di migliaia di visualizzazioni dei video nei quali realizzano esilaranti doppiaggi in dialetto cosentino: «Premesso che siamo stato sempre restii nell’esternare emozioni della vita privata, ma, ieri sera, abbiamo provato noi tutti un senso di orgoglio e soddisfazione che nessun video o partecipazione a trasmissioni in tv o serata in locali o piazze ci ha dato. Questo grazie a chi ci segue, a chi crede in noi, a chi valorizza il nostro dialetto, a chi è emigrato e si sente vicino a noi a km di distanza con un semplice video. Grazie a voi tutti.»
    La quinta edizione del premio Muricello si è conclusa con i riconoscimenti assegnati dall’amministrazione alla memoria del giornalista Rosario Arcuri, ai coniugi Antonio e Franca Vescio ed alla famiglia Angotti di Lamezia Terme, che non si è piegata al pagamento del pizzo. Inaspettata l’incursione del tenore Francesco Anile, accolto dalla platea con un grande applauso.

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