Anche i presidenti di Confindustria Catanzaro ed Ance sponsorizzano la Zes tra Catanzaro, Crotone e Lamezia

L'area centrale della Calabria vista come «nucleo di quella che sarà la nostra regione tra qualche anno»

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    Anche il presidente di Confindustria Catanzaro, Daniele Rossi, ed il presidente di Ance, Alessandro Caruso, reputano che «l’istituzione di una seconda ZES calabrese che abbracci tutta l’area della Calabria centrale rappresenta una grande opportunità per l’intera regione» perché «siamo certi che il rilancio dell’area centrale della Calabria possa rappresentare una via privilegiata per far decollare l’economia di una regione che per rialzarsi ha bisogno di un capoluogo più forte e di una sana e complementare unione che abbracci anche le altre due città di rilievo, limitrofe, quali Crotone e Lamezia Terme. L’area centrale della Calabria rappresenta un ponte tra il mar Jonio e il mar Tirreno, un’area, in cui sono presenti un grande aeroporto ed un grande porto,  forse unica per caratteristiche, che può e deve diventare il nucleo di quella che sarà la nostra regione tra qualche anno. Le imprese già presenti a Catanzaro, Crotone e Lamezia Terme saranno quel quid in più per il completo rilancio calabrese e, insieme a quelle nuove che grazie alla ZES si insedieranno nel nostro territorio, daranno vita ad un settore economico più forte e per certi versi nuovo, in grado di garantire una inedita e auspicata rete di collegamento con i mercati nazionali ed internazionali».
    Rossi e Caruso rimarcano che «sarà cura ed onere del presidente della Regione Calabria, Mario Gerardo Oliverio e della sua struttura competente, valutare la questione con la dovuta attenzione e chiedere che, nel rispetto del DL 91/2017, il cosiddetto “Decreto Sud”, sia individuata l’area di Catanzaro-Crotone-Lamezia Terme per l’istituzione della seconda Zona Economica Speciale calabrese».

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