I fumi tossici di Scordovillo ‘ospiti’ nel dibattito di Mattino 5 sui roghi a livello nazionale

L’inviato Guglielmo Mastroianni chiamato ad intervistare uno dei rappresentanti della comunità rom 

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    I roghi di Scordovillo approdano anche su Canale 5 all’interno della trasmissione Mattino 5, con l’inviato Guglielmo Mastroianni chiamato ad intervistare uno dei rappresentanti della comunità rom (anche se non residente all’interno del campo che sorge alle spalle di ospedale e commissariato di polizia) per portare la testimonianza di cosa ci sia dietro i fumi tossici che si alzano da dietro via Perugini.
    Un problema che all’interno della trasmissione più volte è stato ricordato essere comune a molte realtà italiane, facendo anche l’esempio delle ultime scelte avvenute in altre città più grandi di Lamezia come Roma, e riportando le ultime dichiarazioni del Ministro Minniti in merito all’ipotesi di fare intervenire anche l’esercito in caso di necessità.
    Se in studio il dibattito è poi però scivolato tra le responsabilità della politica locale e quelle del livello nazionale (dai roghi tossici nelle città all’evasione scolastica dei loro bambini, passando per smantellamento dei campi e soluzioni alternative), l’inviato lametino accompagnato nel campo rom dal consigliere comunale Gianturco ha registrato il punto di vista di uno dei rappresentanti che, alla domanda se i rifiuti poi bruciati fossero stati “consegnati” da imprese esterne al campo mal predisposte allo smaltimento lecito (lunedì per altro è stata aperta l’isola ecologica comunale in contrada Rotoli in cui i cittadini possono portare gratuitamente i rifiuti speciali), ha rimarcato come manchi un controllo della polizia locale sui mezzi che si recano all’ingresso di Scordovillo.
    L’area recentemente è stata ripulita a spese del Comune, ma il “mercato dello smaltimento” rimane un problema culturale oltre che legale, comune secondo quanto raccontato in trasmissione a più città italiane.

    Gi.Ga.

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