Dopo il servizio su Mattina 5 nuove lamentele sul mancato smantellamento del campo di Scordovillo

Da parte di Noi con Salvini concentrandosi sulla mancanza di azioni a ridurre i residenti

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    Se il servizio andato in onda a Mattino 5 sul campo rom di Scordovillo ha messo in mostra come il problema dei roghi sia comune a tutta Italia, e che parte dipenda anche dalla complicità degli altri cittadini lametini che sfruttano la zona ed i residenti rom per lo smaltimento illegale di rifiuti, per Domenico Furgiuele, Coorinatore Regionale Noi con Salvini – Calabria, «a due anni e 3 mesi circa dalle elezioni amministrative, il campo rom doveva essere un incubo oramai superato e distante per i cittadini lametini», lamentando che «nel corso degli anni la situazione è decisamente degenerata: siamo continuamente sottoposti ai fumi tossici provenienti dal campo, bruciano rifiuti di ogni genere e accumulano dall’eternit alle carcasse di auto, fatto reso ancor più grave dalla posizione del campo distante poche decine di metri dall’ospedale lametino. Lo smaltimento illegale praticato dai Rom sotto gli occhi dell’attuale amministrazione, ha dato vita nel cuore della nostra città, ad  una discarica a cielo aperto, come lo definiva anche lo stesso sindaco a cavallo delle elezioni, infatti è tendenzialmente questo il momento in cui i politici ricordano la grande piaga sociale che caratterizza non solo Lamezia, ma tutto il comprensorio catanzarese e la Calabria tutta. Un reato ambientale imperdonabile e inaccettabile, cui si sarebbe dovuto porre fine già nel 2011 grazie al decreto di sgombero emanato dall’allora Procuratore Capo di Lamezia Terme Vitello, ma totalmente ignorato dalle forze politiche».
    Oltre alla lamentela non trova spazio però alcuna proposta, né biasimo per la bonifica effettuata a spese delle casse comunali dell’area di ingresso allo stesso campo rom.
    g.g.

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