Il 25 ottobre alle 15 l’incontro tra il comitato 19 marzo ed il presidente della giunta regionale

Lo ha annunciato direttamente Oliverio via telefono al sindaco Mascaro durante la conferenza stampa

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    Di GIANLUCA GAMBARDELLA
    Si terrà il 25 ottobre alle 15 l’incontro tra il comitato 19 marzo ed il presidente della giunta regionale, Mario Oliverio, per discutere della situazione dell’ospedale lametino, in cui la Regione però rimane sostanzialmente ente spettatore essendo la sanità ancora commissariata.
    Dal comitato in conferenza stampa si ci compiace della nomina di alcuni dei primari dei reparti esistenti nel “Giovanni Paolo II”, si plaude alla fase di interlocuzione aperta con il direttore generale Giuseppe Perri (cui si riconoscono le responsabilità limitate in un quadro più ampio), ma nonostante ciò si lamenta l’assenza di confronto con la parte politica regionale nonostante si sia stilato un documento firmato dai primi cittadini dei 24 comuni del territorio lametino, i quali avrebbero come postazione istituzionale già l’assemblea dei sindaci dell’ambito territoriale.
    Ad Oliverio si chiedono anche chiarimenti sul centro Inail la cui apertura è stata più volte annunciata e non effettuata (il 19 ottobre dovrebbe tenersi un nuovo incontro a Roma per monitorare l’iter), temendo che non sia più il centro protesico di respiro meridionale ma solo un reparto di riabilitazione, decisione che però non spetterebbe alla Regione ma all’ente nazionale.
    Non può mancare “l’ever green” del Trauma Center o struttura analoga, passando per nuove assunzioni (ma non citando le procedure in atto di mobilità sia per 10 infermieri che per medici, che riguarderanno però tutta l’Asp di Catanzaro),  l’apertura di nuovi reparti o riapertura di quelli chiusi per decreto/non attivi per mancanza di personale (come la Tin), autonomia amministrativa, sposando poi gli annunci fatti da Perri sul centro unico di vaccinazione, 118 e centro di salute mentale nella struttura situata sul colle di Sant’Antonio, ma anche l’ipotesi di avere un’emodinamica nel “Giovanni Paolo II”.
    Richieste che trovano come interlocutori più livelli istituzionali, ma non sempre la Regione direttamente, mentre non si nasconde che il deficit sanitario sia in aumento con possibili ripercussioni.
    In chiusura nella sintesi finale anche il sindaco Mascaro elogia le attività dell’ospedale citando «il dato non in diminuzione delle nascite, nonostante la non funzionalità della Tin che auspico torni al più presto nuovamente attivo. Ieri nell’assemblea Sacal ho nuovamente sollecitato ad Oliverio di fissare una data di incontro, in caso contrario la vicinanza tra Lamezia e Catanzaro tanto decantata potrà essere utilizzata per andare direttamente alla cittadella». La chiamata di Oliverio direttamente sul telefono di Mascaro dà però data ed orario dell’appuntamento.
    Confermando le condanne alle azioni precedenti, il primo cittadino parla di «una lenta risalita anche nella sanità lametina, che non è merito di nessuno se non della centralità di questo territorio. Guai però far passare i 20 milioni in arrivo con interventi di manutenzione, ma dovranno essere destinati solo a potenziare l’offerta strutturale esistente».
    Sul centro protesi Inail il sindaco distingue: «si dovrebbe partire con la lavorazione dell’arto, e non più con la creazione dal materiale grezzo all’opera finita. Son convinto che partendo da un’officina di adattamento in poco tempo si arriverà a quella di creazione come prospettato. Poi, in ottica futura, si potrà anche puntare al centro traumatologico che oggi non è un obiettivo realizzabile dato il momento storico».

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