Nicola Mastroianni chiede un confronto interno al Pd sulla gestione Sacal

Non convince la linea De Felice

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    «E’ più che mai necessario che le due città, Lamezia e Catanzaro, ed il vasto comprensorio prendano atto che uno dei punti di forza dell’area centrale della Calabria, lo scalo aeroportuale, potrebbe entrare in una situazione di crisi strutturale, irreversibile e irreparabile con conseguenze deleterie per l’intera regione», sostiene il consigliere comunale del Pd, Nicola Mastroianni, «lo scontro che l’ex Prefetto De Felice ha attivato con il socio privato Renato Caruso, il risultato negativo del bilancio per 3 esercizi consecutivi (in realtà sono 2, essendo il 2014 chiuso con 66.939,00 di utile, nb), il ritardo nella realizzazione della nuova aerostazione ed alcune scelte dubbie (di metodo e merito, tra cui la recente nomina del direttore) ci fanno temere una forte ed ulteriore caduta di efficienza gestionale e aziendale della Sacal nel suo complesso».
    Mastroianni si dice preoccupato anche dalla «sanzione disposta recentemente dal Tribunale di Catanzaro al rifiuto di mettere a disposizione dei soci, da parte del Presidente, gli atti della Sacal e la mancata approvazione di un regolamento sui rimborsi spese, non va sicuramente nella direzione di quella trasparenza attesa dalle Istituzioni e dai cittadini dopo lo scandalo che ha travolto la precedente gestione. Stiamo quindi facendo dei passi indietro anche rispetto a quel piano industriale che non c’è e che dovrebbe dimostrare possibile e finanziariamente sostenibile la gestione dei tre gli aeroporti calabresi, gestione unitaria che, ad oggi, in molti (ma veramente molti) riteniamo impossibile e impraticabile».
    Si cita anche «la mancata realizzazione della nuova aerostazione per la quale erano previsti 51 milioni di euro in parte coperti da un finanziamento comunitario, deliberato dalla Regione Calabria, e nel tempo ridotto a 16,84 milioni di euro, a fronte di un fabbisogno finanziario di almeno 37 milioni di euro che Sacal avrebbe già dovuto reperire per garantire il completamento dell’opera».
    Se il presidente De Felice è stato però indicato proprio dal presidente della giunta regionale, Mario Oliverio, Mastroianni annuncia così di voler portare la vicenda all’interno dello stesso Pd: «nei prossimi giorni chiederò al Pd di discutere della questione senza preconcetti ma acquisendo quella documentazione indispensabile per capire verso quale direzione debba andare un’azione di governo che aiuti lo sviluppo senza depauperare risorse pubbliche e distruggere una delle più importanti infrastrutture strategiche per la Calabria e per il nostro Paese».

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